Kami Rita Sherpa 27 volte Everest e si riprende il record solitario

L’alpinista nepalese 53enne Kami Rita Sherpa si riprende il record in solitaria di maggior salite sull’Everest. Ha raggiunto oggi la vetta dell’Everest per la 27ma volta. Lo ha reso noto l’organizzatore della sua spedizione.

Mingma Sherpa Seven Summit Treks Ha raggiunto con successo la vetta stamattina mentre guidava uno scalatore vietnamita.

L’ultima sua salita sul Tetto del mondo risale al maggio scorso.

Solo per poche ore ha concesso la “coabitazione” del record a Pasang Dawa Sherpa (o Pa Dawa Sherpa) che domenica scorsa è salito per la 26^ volta in cima all’Everest.

Kami Rita Sherpa

Kami Rita detiene il record di salite sul Tetto del mondo dal 2017 quando salì per la 21^ volta sul Tetto della Terra, allora condivise il record con Apa Sherpa e Phurba Tashi Sherpa. L’anno successivo, aveva 48 anni, salì per la 22^ volta e il record dal 2018 è solo suo. Nel 2019 sale addirittura due volte. Ed erano 24. Nel 2021 la 25^ volta.
Kami Rita, come Tenzing Norgay (nel 1953 con Edmund Hillary per la prima volta sull’Everest) è nato a Thame. Un villaggio tra Namche Bazaar e il Nangpa La, ai piedi del Cho Oyu.
Oggi Kami Rita è diventato famoso, nel suo Paese ma anche a livello internazionale. Da bambino per andare a scuola doveva camminare per circa 4 ore. Voleva diventare monaco e studiare in un monastero buddhista, ma dovette rinunciare al suo sogno per lavorare e aiutare la famiglia. Così a soli dieci anni inizia come portatore per i trekking.
La prima vetta risale al 1994, quando per la prima volta accompagna dei clienti sull’Everest. Poi nel 1997 e nel 1998, e così quasi ogni anno. Sempre per la via normale dal Nepal. Nel 2016, la sua 17^ salita, sale dal Tibet, dal ghiacciaio di Rongbuk attraverso il Colle Nord e la cresta.
Nel 2013 è in vetta con una cliente speciale, una principessa saudita: Raha Moharrak, che ha scalato le Seven Summits.
Nel 2014 Kami Rita era al campo base quando una valanga uccise 16 sherpa sull’Icefall. E nelle settimane successive c’era anche lui a Kathmandu a protestare contro il governo del Nepal.

Tratto ogni salita con la stessa attenzione della prima. Il mio lavoro consiste nel portare i clienti in cima, stabilire un record è secondario. L’Everest non è mai facile. In basso si rischia per le valanghe, in alto la via è ripida e pericolosa.

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