La pelle dell’orso, un film intimo e crudo

Ambientato negli '50 sulle Dolomiti

Il film è ambientato negli anni ’50: Domenico ha 14 anni e vive da solo con il padre Pietro da quando la madre è morta in circostanze misteriose. Pietro, uscito di galera, è il bersaglio della piccola comunità montana che lo considera “una bestia”. Quando in paese si ripresenta el Diàol, il diavolo, un orso che ha già mietuto vittime in passato, Pietro intuisce la possibilità del suo riscatto: dunque scommette con il padrone della cava di pietra locale, Crepaz, che ucciderà l’orso. Se riuscirà nell’impresa guadagnerà una somma enorme per l’epoca e la zona. Se invece fallirà, regalerà un anno del suo lavoro di spaccapietre a Crepaz. Anche per Domenico la caccia all’orso è un’occasione: per riavvicinarsi al padre, mettere alla prova la propria abilità con il fucile, e dimostrare che non è un bocia, ma un giovane uomo pronto ad affacciarsi alla vita adulta.

Il film è attualmente disponibile su RaiPlay

Il regista

Marco Segato, autore di documentari e regista teatrale formatosi all’Università di Padova e alla factory delle Scuole Civiche di Cinema di Milano, debutta al lungometraggio con una storia narrata in purezza, tratta dal romanzo di formazione “La pelle dell’orso” di Matteo Righetto.

Bellissima la fotografia, con squarci sulle Dolomiti. Una storia intima, cruda. Di gente tosta. Un film che ha molte chiavi di lettura…

Il Trailer

 

Scheda

Regia: Marco Segato.
Anno: 2016
Attori: Marco Paolini, Leonardo Mason, Lucia Mascino, Paolo Pierobon, Maria Paiato.
Durata: 92 minuti

 

 

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