Lite italo-francese su confine Monte Bianco, l’azione diplomatica è alle porte

Arriva la risposta scritta del Ministro degli Esteri all’interrogazione del senatore Di Biagio dopo la querelle di questa estate. Il sindaco di Chamonix fece chiudere (coi lucchetti) l’accesso alla via del ghiacciaio del Gigante nei pressi del Rifugio Torino. Ma lì è territorio italiano o francese?

 

transenne monte bianco

 

Dal Ministero degli Esteri arriva la risposta scritta all’interrogazione del senatore Aldo Di Biagio in merito alla querelle italo-francese inerente il confine sul Monte Bianco. Querelle datata e riapertasi quest’estate dopo che il sindaco di Chamonix (per questione di sicurezza, si è detto) ha fatto apporre lucchetti sul sentiero per il ghiacciaio del Gigante nei pressi del Rifugio Torino e della stazione di arrivo Skyway. Per la Francia, il Rifugio Torino è in territorio francese. Per l’Italia, invece, è suolo patrio: il confine sarebbe 300 metri più in alto. Questione di mappe, di cartografie differenti, di catasti incompatibili in mano ai due Paesi, ma non solo.

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Da parte italiana sono partite subito relazioni alla Procura di Aosta, interrogazioni e richieste al Governo. Poco dopo i lucchetti sono stati tolti ma il problema è ancora lì in attesa della prossima puntata.

Dal Ministero, come detto, è arrivata la risposta scritta all’interrogazione del senatore Di Biagio che, in allegato, riportiamo integralmente. Tra l’altro, si chiede al Governo di avviare un’azione diplomatica col Governo francese tramite una ricognizione degli accordi internazionali. Di intervenire con iniziative ad hoc affinché si ponga fine a tale vicenda ed eliminare problemi di carattere politico, economico e sociale.

 

>>> INTERROGAZIONE

 

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