M49 esce dal letargo e ricomincia la caccia

L'orso ha fatto visita ad un'azienda agricola in Trentino ed è stato messo in fuga dai cani

M49 è stato sinora in semiletargo ma ultimamente, complice questo pazzo inverno, è tornato a farsi vedere o meglio a lasciare tracce facendo scorrerie in Val di Fiemme. L’orso più ricercato d’Italia, etichettato come “problematico” dagli esperti dell’Ispra, è uscito dal letargo: le sue impronte sono state rintracciate nella zona di Arodol, area di Castello Molina di Fiemme in Trentino.

Si è rifatto vivo

M49 si è mosso in questi giorni in cui la temperatura è comunque diminuita e ha lasciato tracce nella zona di un’azienda agricola in Val di Fiemme (Trentino) dove ha danneggiato un’arnia ed è stato poi messo in fuga da tre cani.

La lunga scia delle sue scorribande è iniziata il 14 luglio dell’anno scorso quando l’orso bruno di tre anni e mezzo del peso di circa 140 chili era stato catturato dai forestali trentini in Val Rendena. M49  riuscì a scappare dall’area faunistica dedicata del Casteller a Trento Sud.

La fuga di M49 alzò subito un polverone. Tra pro e contro per cattura e abbattimento. M49 dopo essere rimasto per alcune settimane sulla Marzola, la montagna sopra Trento, e lo sconfinamento in Alto Adige dove aveva terrorizzato un escursionista, aveva smesso di far parlare di sé grazie al letargo, che secondo gli esperti stava passando nel gruppo dei Lagorai.

Intanto l’area faunistica di Casteller si è attrezzata per un possibile ritorno di M49: le recinzioni sono state rinforzate con la sistemazioni di pannelli al posto delle reti, più difficili da scavalcare.

Rintracciare M49 è comunque problematico, perché l’orso non ha più il radiocollare.

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