Maiella, nuova vita al Bivacco Pelino
L'iconico e frequentatissimo bivacco posto sulla vetta più alta del massiccio abruzzese (2.793 mt) aveva bisogno di cure urgenti a causa dei danneggiamenti derivanti dal continuo ripetersi di atti di vandalismo, dalle intemperie e dalle infiltrazioni di acqua

La Sezione ha comunicato nei giorni scorsi che a causa di lavori di manutenzione, l’iconico bivacco Cesare Mario Pelino (2.793 mt) sul Monte Amaro, nel Parco Nazionale della Maiella, resterà chiuso e non utilizzabile dal 13 settembre scorso e per tutto il periodo necessario a completare le opere.
Cai Sulmona I lavori di manutenzione non più procrastinabili, si rendono necessari a seguito dei danneggiamenti derivanti dal continuo ripetersi di atti di vandalismo, dalle intemperie e dalle infiltrazioni di acqua, al punto da compromettere l’usabilità e la funzione di primaria importanza ai fini della sicurezza dei fruitori della montagna.
Difatti il bivacco è anche punto di riferimento e di appoggio per le squadre di soccorso.L’intervento riveste particolare importanza strategica, per il turismo e l’economia regionale, vista la notevole crescita della domanda dell’escursionismo montano, sebbene non sempre sia accompagnata dalla dovuta educazione comportamentale.
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L’importante intervento di manutenzione è svolto dai soci volontari del Club Alpino Italiano di Sulmona. Dovrebbero essere terminati nei prossimi giorni, il Cai di Sulmona li stimava in circa 7 giorni.
Durante tale periodo di “lavori in corso” la struttura non potrà essere utilizzata dagli escursionisti, e pertanto le escursioni nella zona dovranno tenere conto di tale inutilizzabilità temporanea del bivacco.
I lavori al Bivacco Pelino
L’intervento di manutenzione ordinaria, consisterà in:
- riparazione dei pannelli metallici ammalorati dalla ruggine e dagli atti vandalici mediante l’uso di stucco metallico,
- applicazione di convertitore di ruggine al fine di trasformare la ruggine presente sui pannelli metallici in composti metallorganici,
- riparazione delle giunture dei vari pannelli mediante sigillante polimero verniciabile,
- ritinteggiatura dell’involucro esterno del bivacco mediante applicazione di strati di antiruggine e applicazione di strati di smalto dello stesso colore precedentemente ai fatti accaduti.
Le attività saranno svolte in modo da non produrre impatto irreversibile per l’ambiente con:
- una prima fase di ripulitura degli arredi interni del bivacco con la rimozione e lo stoccaggio nell’area prossima al bivacco da tutti i materiali saranno ritenuti non più utilizzabili,
- la seconda fase della tinteggiatura esterna non produrrà volatizzazione delle sostanze in quanto sarà volutamente evitato il carteggio della struttura e la conseguente dispersione nell’ambiente di polvere di ferro e di vernice derivata dal carteggio stesso,
- una terza fase con il deposito di tutti i rifiuti e contenitori vari prodotti a seguito delle operazioni suddette, mediante stoccaggio differenziato e successivamente conferiti presso discariche autorizzate.