Majella, salvato cucciolo di capriolo inseguito da cani randagi

L’animale è stato morso dal branco di cani nelle campagne di Pacentro in provincia di L’Aquila. Un agricoltore è intervenuto prima che lo sbranassero

Capriolo salvato da Forestale

foto: Ansa

Cucciolo di capriolo inseguito e morso nelle campagne di Pacentro (L’Aquila), in Abruzzo, da un branco di cani randagi inselvatichiti e affamati e salvato da un agricoltore prima che fosse sbranato. È quanto avvenuto questa mattina, come riporta l’Ansa, alla periferia del Comune che si trova all’interno del Parco nazionale della Majella, sede di un’area faunistica del Capriolo, adiacente alla famosa Abbazia di San Liberatore a Majella, pochi chilometri a monte dell’abitato di Serramonacesca (Pescara).

L’agricoltore stava coltivando il suo orto quando ha visto un branco di cani randagi che inseguiva un capriolo visibilmente zoppicante. Messi in fuga i cani, ha protetto l’animale nell’anfratto in cui si era rifugiato fino all’arrivo degli uomini del corpo forestale del comando stazione di Pacentro, da lui avvertiti, i veterinari della Asl di Avezzano, Sulmona e L’Aquila ed un operaio del Comune. Il capriolo aveva una vistosa frattura scomposta all’arto posteriore destro con evidenti lacerazioni presumibilmente causate dai morsi dei cani. Da esami a cui è stato subito sottoposto sono state escluse ferite da arma da fuoco, da lacci e da traumi automobilistici. Dopo i primi soccorsi, è stato trasportato nel Centro Recupero Rapaci del Cfs di Pescara.

Una storia quasi a lieto fine per il capriolo che sarà curato ma, non è certo che riuscirà ad essere reintrodotto nel suo ambiente naturale.

 

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