Marco Confortola è al campo base del Dhaulagiri

Una valanga travolge il suo sherpa; salvi per miracolo. Come sulle altre spedizioni anche su quest’Ottomila imperversa il maltempo. Nei prossimi giorni sul Dhaulagiri dovrebbe arrivare anche Carlos Soria

 

dhaulagiri marco confortola

 

Marco Confortola è al campo base del Dhaulagiri ed anche qui, come su tutte le spedizioni da Ottomila di questo inverno/primavera continua a nevicare. L’alpinista italiano, di Santa Caterina Valfurva, è partito  il 1 aprile e dopo qualche giorno dall’arrivo a Kathmandu e subito ha iniziato il lungo avvicinamento al Dhaulagiri. Ad oggi Confortola è l’unico al Cb (insieme al suo Sherpa) ma nei prossimi giorni dovrebbe giungere lo spagnolo Carlos Soria.

 

DISPATCH

 

18/04/2015 Buongiorno a tutti, anche quest’oggi il nostro risveglio è stato accolto da una bella nevicata notturna, una tregua di qualche decina di minuti ed ecco di nuovo la nostra giornata che ritorna ad essere estremamente bianca. Anche il vento che sembrava averci abbandonato ha pensato di tornare più forte di prima. Con Pasang siamo riusciti ad osservare il distacco della valanga di ieri in un momento di visibilità e abbiamo proprio pensato che i nostri angeli ci hanno veramente protetto .
Quest’oggi alle ore 15.50 ci sarà un’intervista telefonica in diretta direttamente dal CB del Dhaulagiri, su Radio Numberone!!! Vi aspettiamo!

 

17/04/2015 Ciao amici, quest’oggi io e Pasang, abbiamo deciso di tracciare in direzione C1. Ho legato Pasang alla mia corda e ci siamo incamminati in direzione del traverso, raggiunto il cumulo di roccia passaggio obbligato  ho detto a Pasang che per me la situazione non era buona per via della troppa nebbia e che era troppo pericoloso proseguire. Abbiamo deciso di fare dietrofront e nel rientro era Pasang a rifare la traccia poiché appunto all’andata era dietro. Ad un certo punto sul traverso abbiamo sentito un fortissimo boato e una valanga ha raggiunto Pasang trascinandolo. Io ero in un punto di estrema sicurezza e ho tenuto la corda di Pasang senza mai mollare la presa. Pasang dopo un bel minuto e mezzo è riuscito a riemergere dalla neve, completamente imbiancato e mi ha guardato ed esclamato “Cock was big this avalanche”, siamo rimasti impietriti per un istante e poi ci siamo decidi a rientrare al CB con Pasang che mi ripeteva ” Thanks Mark for giving tied” ovvero “Grazie Marco per avermi legato”.
Ammetto che di situazioni abbastanza estreme ne ho viste parecchie ma credetemi che non ci si abitua mai ad una valanga che ti si scatena addosso. Pasang sta comunque bene e forse qualche Santo ha proprio guardato giù!!!
Ora ci riposiamo e mangiamo qualcosa!!!

 

15/04/2015 Buongiorno, questa mattina io e Pasang abbiamo iniziato a battere la traccia in una condizione abbastanza surreale. La neve in alcuni punti ci arrivava oltre la vita e ad ogni passo ci sembrava di dover spostare con il nostro peso tutta la montagna. Abbiamo individuato una via e abbiamo cercato di mantenere quella rotta “da bravi marinai “. Abbiamo percorso il tratto che porta fino sotto all’ Eiger towering che si trova proprio sopra il CB. Facile capire il perché di questo nome a questa parete. Nel frattempo la neve scende ancora e il brutto tempo crea difficoltà nei collegamenti e nell’invio di foto, abbiamo dei problemi con il collegamento al satellite dal l’antenna del PC. Io chiedo sempre ai miei amici super tecnologici di accompagnarmi in spedizione x darmi una mano in questo mondo x me tanto oscuro ma spariscono tutti!!! Scherzo…. Ma non sul fatto della mia poca capacità tecnologica !! Neve , neve e ancora neve. Immaginate di chiudere gli occhi e di vedere solo bianco a perdita d’occhio e tutto intorno a voi e’ esattamente così. Per fortuna l’allegria dei nostri amici Nepalesi , del cuoco e team si fa sentire e rompe il silenzio ….
Gli amici che abbiamo aiutato e soccorso ieri stanno decisamente meglio e recuperano le forze con un po’ di cibo e di riposo.
Quando vedo queste cose, queste situazioni, penso che noi l’abbiamo scelto, sappiamo che è una passione, un divertimento e che il fatto di dormire in una tenda , di lavarsi poco , di economizzare un po’ su tutto e’ limitato al tempo della spedizione. Pensate invece ai nostri nonni che hanno vissuto anni in situazioni estreme x via della guerra. I ragazzi che hanno combattuto in quella del 15/18 in prima linea sui ghiacciai o comunque altrove. Io proporrei di fare un po’ di sano Campo Base ai nostri politici così magari si rinfrescano un po’ le idee anche loro ma sicuramente è un ambiente troppo scomodo e quindi questi luoghi unici e meravigliosi andrebbero sprecati!!!

 

LA MONTAGNA Il Dhaulagiri (Montagna Bianca) è la settima montagna più alta della Terra con i suoi 8.167 m s.l.m., e la maggiore cima situata interamente in un’unica nazione. Si trova in Nepal all’interno della catena dell’Himalaya, 35 km a ovest dell’Annapurna, separato da esso dalla valle Kali Gandaki.

Fu scoperto nel 1808 e venne ritenuto per circa 30 anni, fino alla scoperta del Kangchenjunga, il monte più alto della Terra.

Il Dhaulagiri è un massiccio composto da 10 cime; una sola, Dhaulagiri I, al sopra degli Ottomila.

 

ASCENSIONI La prima ascensione fu compiuta il 13 maggio 1960 da una spedizione svizzero/austriaca guidata da Max Eiselin, insieme a Kurt Diemberger, Peter Diener, Ernst Forrer, Albin Schelbert, Nyima Dorji and Nawang Dorji. Fu la prima spedizione himalayana supportata da un aereo, che però si schiantò durante l’avvicinamento. L’aereo, un Pilatus PC-6, fu successivamente abbandonato sulla montagna.

La prima ascensione femminile fu compiuta da Lutgaarde Vivijs il 6 maggio 1982, facente parte di una spedizione belga, lungo la via normale.

La prima ascensione invernale fu realizzata il 21 gennaio 1985 da Jerzy Kukuczka e Andrzej Czok, facenti parte di una spedizione polacca, lungo la via normale.

 

CHI SONO

 

Il 17 settembre 1990 divento Aspirante Guida Alpina, la più giovane d’Italia per 5 anni.

Il 28 giugno 1993 divento Guida Alpina Internazionale, la più giovane d’Europa per 4 anni.

Dal 14 settembre 1995 sono Maestro di sci, disciplina Alpina

 

Faccio parte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino:

 dal 1994 come istruttore

dal 1995 come tecnico di elisoccorso 118 di base a Caiolo (Sondrio)

dal 1990 al 2003 come vice capo stazione di S. Caterina Valfurva

 

La mia carriera alpinistica

2001 – discesa estrema parete nord pizzo Tresero

2002 – concatenamento 5 pareti nord: Tresero, Pedranzini, Dosegù, San Matteo, Cadini (8 ore e 40 minuti salita e discesa)

2003 – discesa estrema parete nord San Matteo

2003 – prima discesa italiana e seconda mondiale parete nord Ortler

2004 – prima salita valtellinese monte Everest 8848 mt. versante nord

2005 – concatenamento 4 pareti nord: Ortler, Gran Zebrù, Piccolo Zebrù, Tresero – dedicato a tutte le mamme del mondo – (7 ore e 45 minuti salita)

2005 – Shishsa Pangma (cima centrale 8017 mt.)

2006 – Shsisha Pangma (cima principale 8027 mt.)

2006 – Annapurna 8091mt.versante nord

2007 – Cho Oyu 8200 mt. (salita veloce campo base cima-campo base 26 ore)

2007 – Broad Peak mt. 8047

2008 – durante la spedizione Share Everest 08 ho collaborato assieme a Gnaro Mondinelli e Michele Enzio all’istallazione della stazione meteo più alta del Mondo a quota 8.000 mt. sul Colle Sud del monte Everest

2008 – K2 via Sperone Abruzzi. Durante la spedizione si è consumata una delle peggiori tragedie alpinistiche, 11 alpinisti hanno perso la vita mentre io sono riuscito a rientrare al base grazie alla fortuna, alla forza fisica, alla determinazione a NON MOLLARE e alle preghiere dei miei famigliari.

2010 – Lhotse – ho dovuto rinunciare a quota 7.900 mt a causa del forte freddo

2011 – a causa di una caduta con gli sci e alla conseguente operazione alla testa, ho dovuto rinunciare alla spedizione in programma per la primavera 2011 al Dhaulagiri.

2012 – in primavera sono partito per il Dhaulagiri purtroppo però ho dovuto abbandonare il mio tentativo di vetta a quota 7.500 mt. ca. a causa del forte freddo ai piedi.

2012 – in autunno ho raggiunto la cima del mio SETTIMO “ottomila” ovvero il Manaslu

2013 – 21 Maggio, raggiungo la vetta del Lhotse, la quarta montagna più alta della Terra con i suoi 8.516 m

 

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