Mario Vielmo: Icefall, un viaggio infernale per il Paradiso

Riportiamo integralmente questo post che Mario Vielmo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook dove descrive il suo Icefall dell’Everest. Vielmo è alle prese col suo undicesimo Ottomila, il Lhotse…

icefall

Attraverso l’inferno per il paradiso.
Se Dante fosse vivo, sull’Icefall dell’Everest scriverebbe una seconda Divina Commedia.
Attraversare l’icefall è una esperienza unica perché diabolica. Sai quando parti ma non sai se torni..
Questa è la strana sensazione di chi affronta questo immenso labirinto di seracchi e crepacci.
Un viaggio infernale!
Puoi essere un alpinista forte, veloce, spensierato ma chiunque sale l’icefall qualche domanda se la fa, e come!
C’è chi prega, chi corre, ma tutti non vedono l’ora di arrivare al C1 dove il ghiacciaio si distende, si rilassa e lascia spazio alla valle del silenzio. La valle divina, dove poter finalmente ammirare la grande piramide nera, la Dea Madre della Terra poi la spalla del gigante ovvero il Lhotse e Nuptse, il figlio più piccolo. 

Posso dire di conoscere l’icefall. C’ero stato nel 2008 e poi nel 2015 ma credetemi ancora adesso mi mette paura…poi se senti che al nostro compagno Sebastiano mentre scendeva ha rischiato di rimanere schiacciato da un crollo di un muro di ghiaccio grande come un auto, allora cominci a pensare che qui bisogna avere fortuna e tanta. Comunque ora siamo ritornati al campo base dopo due giorni di duro lavoro. Siamo riusciti a montare C1 a 6000 m e. Il C2 a 6400. Al Campo Base nevica e il freddo e il vento ci tiene compagnia.. Alla prossima cari amici .Immensamente grazie a tutti voi che ci seguite da casa!

Namaste!
Ricordando sempre il grande UELI!

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