“Marmolada 03.07.22”, un documentario ricorderà la tragedia

Presentato a Venezia il teaser della pellicola, uscirà al cinema tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024

“Marmolada 03.07.22”, l’anteprima del film presentata a Venezia. Il documentario di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon è una dedica a chi quel 3 luglio 2022 perse la vita nella tragedia del Marmolada e a tutti coloro che si prodigarono per aiutare e recuperare sopravvissuti e non.

L’opera fonderà interviste, materiale di repertorio inedito e riprese ad oggi. Il documentario è in fase di ultimazione (l’uscita al cinema è prevista tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024).

I registi

La presentazione al Lido di Venezia (presso lo Spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior), alla presenza dei rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni che lo sostengono.

manuel zarpellon giorgia lorenzato
cai

Manuel Zarpellon Tra le undici vittime di quella tragedia c’è anche Paolo Dani, guida alpina molto esperta che, durante un nostro recente lavoro, ci ha portato in sicurezza in parete e ci ha trasmesso il suo profondo amore per la montagna e la sua completa dedizione per il Soccorso alpino di cui faceva parte. Quando lo abbiamo saputo, ci siamo interrogati su come potevamo ricordarlo. Il modo migliore era raccontare il mondo che amava, quello del soccorso.
I giorni scorsi siamo saliti sulla Marmolada, sia nella bocca del cratere che nelle aree di ricerca, e abbiamo capito che tipo di lavoro hanno fatto i soccorritori e le modifiche irreversibili subite dal paesaggio. La montagna sta diventando sempre più attraente per tante persone, che però devono approcciarla in maniera sensata, anche per rispetto nei confronti di chi, in caso di incidente, li dovrà soccorrere rischiando la propria vita. Questo film vuole dunque anche dare il proprio contributo per sensibilizzare vecchi e nuovi frequentatori.

 

Giorgia Lorenzato L’obiettivo del documentario vuole essere quello di accendere un riflettore sulle persone che, quando succedono eventi come questo, lavorano nell’ombra. Persone che, già nelle interviste che abbiamo realizzato, ci hanno trasmesso una grandissima e profonda umanità. Crediamo che questo loro impegno instancabile vada portato all’attenzione del grande pubblico, che spesso non conosce quanto avviene quando scatta un’emergenza. Nelle nostre interviste abbiamo coinvolto 28 persone che, a vario titolo, rappresentano tutti i corpi di soccorso intervenuti in quei giorni: da chi ha coordinato a chi è salito sul ghiacciaio, fino a chi garantiva un pasto caldo ai soccorritori. Ognuno di essi ha messo del proprio, facendo la differenza.

 

Il documentario ha ricevuto il contributo del Club Alpino Italiano. Al Lido di Venezia è intervenuto, in rappresentanza del Club alpino italiano, il componente del Comitato direttivo centrale Angelo Schena, che ha sottolineato come il documentario, oltre alla memoria e al ricordo delle vittime, «avvicina lo spettatore alla pratica dell’alpinismo, con i suoi pericoli e i suoi rischi, e rappresenta un omaggio, un apprezzamento e un ringraziamento a tutte quelle forze che, con impegno e passione, hanno partecipato ai soccorsi».

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