Matese, petizione per il lancio del Parco nazionale

L'iter non è concluso ed è stato lanciato un appello alla politica

Parco nazionale del Matese? Ormai son anni che se ne parla, sembra che si era in dirittura di arrivo, ma poi l’iter si inceppa da qualche parte, in qualche cassetto. Nel 2016 la politica diede una accelerata, si parlò che entro l’estate di quell’anno sarebbe stata realtà. Passaggio alla Camera, passaggio al Senato. Nel 2017 la Legge che lo ha istituito. Ma non è finita. Mancano i provvedimenti attuativi previsti dalla Legge Quadro sulle Aree Protette.
La questione sul tavolo verte sulla perimetrazione.

Il Parco comprende i versanti campano e molisano.

Cai Verrebbe finalmente riconosciuto l’enorme valore ambientale del massiccio, scrigno di tesori naturalistici, geologici, botanici e faunistici, preziosa riserva di acqua per gran parte delle popolazioni di Campania, Molise e Puglia.

L’istituzione del Parco Nazionale del Matese darebbe continuità al sistema nazionale di aree protette lungo la dorsale appenninica, moltiplicandone il valore del regime di tutela; esso rappresenta una importante occasione di sviluppo economico per il territorio ed in particolare per i giovani.

L’istituzione del Parco costituirebbe il felice esito di trent’anni di lotte, mobilitazioni e proposte che hanno visto presente anche il Club Alpino Italiano a fianco delle altre Associazioni ambientaliste e di tanta parte delle popolazioni locali, di amministrazioni locali.

L’appello alla politica

Ora è stata lanciata una petizione online, su change.org. Che ha già raccolto alcune migliaia di adesioni. È stata presentata da tante sigle ambientaliste, cittadini, professionisti, amministratori…

Un appello per completare la realizzazione del Parco nazionale del Matese, indirizzato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, a Roberto Cingolani, ministro per la transizione ecologica, Vincenzo De Luca Presidente della Regione Campania e Donato Toma Presidente della Regione Molise.

Il Parco Nazionale del Matese è stato istituito con Legge n. 205 del 27.12.2017, ma a tutt’oggi, nonostante siano state effettuate le previste procedure partecipative, con ampio coinvolgimento delle Regioni e delle istituzioni locali, sulla base delle ipotesi di perimetrazione e zonazione formulate dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), non sono ancora intervenuti i provvedimenti attuativi previsti dalla legge quadro sulle aree protette: I parchi nazionali … sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’ambiente, sentita la Regione.
Noi riteniamo che sia tempo di rompere gli indugi. La pandemia ha reso chiara l’insostenibilità di modelli economici e sociali che producono consumo di suolo, inquinamento, urbanizzazione esasperata, e reso evidente l’urgenza di politiche di riequilibrio a vantaggio delle zone interne, dei piccoli borghi, delle ricchezze ambientali e paesaggistiche di cui è ricco il nostro Paese. La tecnologia e lo sviluppo del digitale consentono altresì di immaginare un futuro che consenta il decongestionamento delle realtà ad alta densità abitativa ed un più equo rapporto fra uomo e natura.

LA PETIZIONE

Il Matese è una naturale cerniera tra l’Appennino Abruzzese e l’Appennino Meridionale, un fondamentale “corridoio ecologico” tra le aree protette della spina dorsale italiana, e l’anello mancante di una lunga catena di Parchi Nazionali che tutelano e valorizzano ampie aree di pregio ambientale del Centro-Sud Italia

Per questi motivi, chiediamo alle SSLL di realizzare finalmente quanto previsto dalla Legge n. 205 del 27.12.2017 per la parte riguardante l’istituzione del Parco Nazionale del Matese, rispondendo alle aspettative delle comunità e delle istituzioni locali, ma anche dell’intera opinione pubblica, che non comprenderebbe ulteriori dilazioni nella attuazione di una previsione di legge perfettamente in linea  con la  dichiarata sensibilità del Governo e di tutte le forze politiche alla transizione ecologica, intesa anche come  promozione di un modello di sviluppo inclusivo che sappia tutelare e valorizzare le bellezze del nostro Paese, riequilibrare le diseguaglianze, creare nuovi lavori.

IL MATESE

Il territorio del Matese è costituito da una catena di monti prevalentemente calcarei situati tra Molise e Campania. E’ un territorio ricco di luoghi selvaggi, popolati da Lupi e Aquile reali, paesaggi dolci, con laghi dalle acque azzurre, borghi caratteristici, tanta storia, fatta anche dei rapporti sempre tesi tra Romani e Sanniti, prodotti tipici genuini, unici e saporiti.

Il Massiccio del Matese fa parte dell’Appennino sannita ed è compreso tra quattro province (Benevento, Campobasso, Caserta e Isernia). La cima più alta si trova in Molise, nel comune di Roccamandolfi, ed è Monte Miletto (2050 mt), seguono la Gallinola (1923 m s.l.m.) che risulta essere la cima più alta in territorio campano, il Monte Mutria (1823 m s.l.m.) che ha la particolarità di essere al confine di tre province, il monte Erbano nel comune di Gioia Sannitica (1385 m s.l.m.).

Da nord a sud il massiccio raggiunge un’estensione di circa 60 km, mentre da est a ovest è di circa 25 km. I monti fanno attualmente parte del parco regionale del Matese. Il Parco Regionale del Matese, previsto nella Legge Regionale n. 33 del 1993, è stato istituito con Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1407 del 12 Aprile 2002.

Sul Matese vi si trova un lago di origine glaciale (il lago del Matese), due laghi artificiali (di Gallo Matese e di Letino, formato dalla diga sul fiume Lete) e gli impianti sciistici di Bocca della Selva (BN) e Campitello Matese (CB).

E poi Campitello Matese, che dispone di 40 Km di piste, 7 impianti di risalita (3 seggiovie, 3 skilift, 1 tapis roulant). Le piste ben collegate tra loro partono dalla piazza della località (a 50 metri dagli alberghi) e raggiungono mt. 1890 (punto di arrivo della seggiovia Del Caprio). Il nuovo impianto di innevamento consente in caso di temperature adeguate l’apertura del 70% delle piste da sci. Sono presenti due scuole sci.

Un territorio ricco di storia, con testimonianze secolari. Nel 216 a.C. questo territorio fu invaso anche dai soldati cartaginesi guidati da Annibale. Dopo il V secolo si diffuse il monachesimo che diede origine a molti centri abitati come San Gregorio Matese (CE), San Salvatore Telesino (BN) ecc.

Nel 1800 il Matese servì da rifugio ai partigiani realisti che lottavano contro Murat e i Francesi, diventando il covo dei cosiddetti “briganti” che si aggiravano per le aspre contrade fino al 1815.

Più tardi tra il 1861-65 trovarono rifugio sulle montagne matesine, uomini della più disparata provenienza ideologica: soldati borbonici renitenti di leva con l’aggiunta di veri delinquenti, comandati dall’ex cavalleggero borbonico Cosimo Giordano di Cerreto (BN) con bande che raggiungevano oltre i 500 componenti. Nel 1877 ci fu un tentativo, da parte di Errico Malatesta e dei suoi seguaci, di suscitare un moto di natura anarchica ma dopo pochissimi giorni la banda, stremata dal maltempo, si arrese.

 

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