Mauro Corona: Slackline da regolamentare, non da vietare

slikeline

Scrivevamo pochi giorni fa dell’intenzione del Veneto di vietare la Slackkine.

Così motivandolo:

Gli equipaggi degli elicotteri di soccorso, a cominciare da quelli del Suem 118, affrontano già abbastanza rischi. Ci manca solo che possano incappare su una fune tirata tra una cima e l’altra da chi, per una malintesa sfida alla vita, mette a repentaglio la propria e quella dei soccorritori. Chiedo alle autorità competenti di valutare la possibilità di vietare e sanzionare la pratica dello slacklining o highlines che dir si voglia.

Queste le parole l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto interviene sul nuovo “fenomeno estremo” della camminata su una fune stesa tra un picco e l’altro in montagna, anche a grandissima altezza, che è stato segnalato sulle Dolomiti venete.

Ancora Coletto:

Non c’è motivazione al mondo che giustifichi questa follia alla quale si legano rischi altissimi. Gli impavidi praticanti sappiano che loro e la loro fune sono praticamente invisibili ad un elicottero in volo e che anche un minimo contatto avrebbe conseguenze tragiche sia per chi sta sulla fune, sia per l’equipaggio dell’elicottero ad altissimo rischio di caduta. Gli uomini e le donne del 118 e del soccorso alpino hanno già dato un pesante contributo di vite spezzate nel tentativo di aiutare chi si trova in difficoltà. Rischiare la vita per un bullo che sogna di volare non è proprio il caso.Mi auguro che la autorità preposte prendano in seria considerazione l’emanazione di un divieto formale a questa pratica assurda e pericolosa, a maggior ragione in questo periodo di poca neve che spinge i turisti a fare escursioni in montagna, con un aumento delle richieste di soccorso degli elicotteri.

A pochi giorni un post sulla pagina Facebook, Mauro Corona prende posizione su tale questione. E dice:

Proibire ai giovani di esercitare i loro sport è l’ultima spiaggia di chi non ha idee, di conseguenza soluzioni. Va da sé che le slackline vanno opportunamente segnalate, ma vietarle è una scelta che sa quasi di piccole, rancorose vendette. Già ci sono pochi giovani che fanno sport, almeno aiutiamoli, incentiviamoli senza umiliarli con divieti.

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