Monte Bianco, morto base jumper

Il corpo individuato sul ghiacciaio del Freney, a circa 2.600 mt di quota

E’ stato recuperato senza vita il corpo di un base jumper precipitato stamane sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco dopo essersi lanciato in tuta alare. La vittima è un cittadino israeliano di 45 anni.

L’incidente

Il paracadutista, dopo l’allarme dato dal compagno, cittadino spagnolo, è stato individuato sul ghiacciaio del Freney, a circa 2.600 di quota. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano in elicottero insieme al Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves, a cui sono affidati gli accertamenti. La salma si trova nela camera mortuaria di Courmayeur.

In base ai primi riscontri dei soccorritori, dopo il lancio dall’Aiguille Croux (3.251 metri) il 45enne ha iniziato a planare avvicinandosi troppo al versante, finendo per schiantarsi all’altezza del ghiacciaio.

I due base jumper verso le 7 di stamane hanno raggiunto il rifugio Monzino, a quota 2.561 metri, in Val Veny. Ai gestori hanno spiegato di voler scalare l’Aiguille Croux per poi lanciarsi nel vuoto con la tuta alare e aprire il paracadute prima di atterrare.
Sull’altro versante del Monte Bianco, a Chamonix (Francia), nel 2016 era stata vietata la pratica di questa disciplina estrema a seguito dell’ennesimo incidente mortale, di cui era stato protagonista un russo schiantatosi contro un’abitazione disabitata.

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