Nanga Parbat, Daniele Nardi torna a casa

L’alpinista laziale ha lasciato il campo base ed è in viaggio verso Islamabad. Alla base della sua decisione la rottura con Alex Txikon

nardi julbo

 

La spedizione di Daniele Nardi al Nanga Parbat è terminata. L’alpinista laziale sta per tornare in Italia.  “Sono venute a mancare sempre più le condizioni concordate inizialmente con il team, per cui ho deciso di chiudere la spedizione al Nanga Parbat”. Queste le parole di Daniele Nardi; ora è ora sulla strada per Islamabad. La conferma della rottura con Txikon, ce l’aveva data proprio ieri Txikon durante un contatto avuto con il campo base. Posizioni troppo distanti e difficili da superare; pare ci abbiano provato… niente da fare.

“Speravo in una finestra di bel tempo tra il 5 ed il 7 febbraio – spiega Nardi in un comunicato stampa– ed avevo pensato di salire su in alto per finire la fase di acclimatazione dormendo a Campo 3 e andando poco più su. Purtroppo la finestra che si prospettava invece di aprirsi si è chiusa. E’ stato un lavoro duro per me vincere due incidenti e fissare le corde fino ai 6700 metri di Campo 3. Mi ero ripromesso di non arrivare a fine spedizione devastato come l’anno scorso dopo 3 mesi di tentativi. So che è un peccato andare via, ma penso che in questo momento ed in questa situazione per me sia la cosa migliore.

La cosa che più mi dispiace – conclude Nardi – non è tanto la prima invernale, ma quella di non poter dare lustro all’alta bandiera dei Diritti Umani facendola sventolare da lassù. In molti ci hanno creduto e mi dispiace averli delusi. Per tre anni ho tentato di fare qualcosa di nuovo, per questo ero disposto a molto, la vetta viene dopo, è il viaggio e l’esperienza che ne deriva che sono importanti. Auguro ad ognuno di raggiungere le proprie mete”.

 

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