Nanga Parbat. I russi abbandonano, restano Nardi, Txikon e gli iraniani

daniele nardi

I 4 russi di San Pietroburgo impegnati sul Nanga Parbat (Nickolay Totmjanin, Serguey Kondrashkin, Valery Shamalo e Victor Koval) hanno detto addio alla loro spedizione. Hanno raggiunto la massima quota di 7150 mt nel loro ultimo tentativo di vetta sul versante Diamir (via Schell) e sono rimasti un po’ di giori al campo base. Troppo freddo, troppo vento. Ma, come si sa, quella dei russi non è l’unica spedizione sull’8000 pakistano. Daniele Nardi è alle prese con lo sperone Mummery ed è al campo base a 5600 metri (dopo essere stata travolta da una slavina). E poi c’è lo spagnolo Alex Txikon (dopo l’addio al k2) insieme ai pakistani Ali Sadpara e Muhammad Khan e la spedizione iraniana composta da Reza Bahadorani, Iraj Maani e Mahmood Hashemi. Pare ache abbiano unito le forze e tentare la vetta per la via normale (via Kinshofer).

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