Nico Valsesia dal mar Nero all’Elbrus

Nuova avventura per Nico Valsesia col progetto “From zero to”: oggi partenza verso Sochi da dove in bici percorrerà 650 km sino ad Azau e da qui a piedi verso la vetta del continente europeo, l’Elbrus coi suoi 5.642 mt

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Partenza oggi 7 giugno per la nuova tappa del progetto “From Zero To”: ancora una volta Nico Valsesia si cimenterà con una ascesa no-stop dal livello del mare fino alla cima di una montagna particolarmente significativa, percorrendo la prima parte (stradale) in bicicletta e la seconda (alpinistica) a piedi.

La scelta, questa volta, è caduta su un obiettivo davvero particolare e sfidante: il monte Elbrus (5642 metri slm). La vetta più alta della Russia è considerata anche (secondo la scuola che pone i confini continentali in corrispondenza della catena del Caucaso) la vetta più alta d’Europa: per questo motivo il mondo alpinistico internazionale inserisce l’Elbrus tra le “Seven Summits”, le sette vette più alte di ciascun continente.

Il percorso prevede la partenza dalle vicinanze di Sochi, sulle rive del Mar Nero, con una pedalata di circa 650 km fino ad Azau, a 2600 metri di quota. Da qui inizierà il percorso a piedi fino alla cima della montagna.

Il tentativo di record sarà preceduto da una fase di avvicinamento via terra lungo l’itinerario Milano-Sochi, nel corso della quale Nico ed il suo team viaggeranno a bordo di un camper Laika e di una Subaru Forester. Il viaggio attraverserà Grecia, Turchia e Georgia, per un totale di oltre 4000 km da percorrere in una decina di giorni, attraverso paesi dal ricchissimo patrimonio culturale, storico e paesaggistico e caratterizzati da una situazione socio-politica estremamente complessa e delicata. Il viaggio costituirà inoltre una “palestra itinerante” per Nico. È infatti previsto che, a seconda delle caratteristiche del territorio in cui ci si trova, per alcune ore al giorno Nico si sposti in bicicletta o di corsa, così da affinare la sua preparazione “on the road”.

Il calendario prevede l’arrivo in Russia ad Azau, alle falde dell’Elbrus, il giorno 22/6. Da qui sono previste alcune giornate per acclimatarsi alle alte quote e poi, a partire dal 23 giugno, si aprirà la “finestra” di attesa delle condizioni meteo migliori per effettuare il tentativo di record.

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