Nuova via di Martin Sieberer e Lukas Waldner sulla Nord dello Schrammacher

Una nuova coppia
E via…
Sono salito su una rampa piena di perfetta neve di polistirolo fino a poco sotto uno sbalzo bloccato da un fungo di neve. Questo è difficile da scalare, figuriamoci da buttare via. Provo a destra e a sinistra finché non trovo finalmente spazio con le ginocchia sul fungo alto 1 metro. Trovo buoni posizionamenti e, ecco, un antico gancio arrugginito esce dalla roccia. Mentre lo sto tagliando, cerco di alzarmi e l’intero fungo cade con me.
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Schrammacher
Alta 3.411 metri, è una montagna delle Alpi Breonie Orientali nelle Alpi della Zillertal. Nel Tirolo austriaco.
È la cima più alta delle Breonie di Levante, situato lungo il confine austro-italiano nella Val di Vizze. È collegato a ovest alla Sagwand, avancorpo dello occidentale dello Schrammacher ed a nord-nord-est al Fussstein (3345 m). Verso nord lo Schrammacher precipita con una grande parete rocciosa sull’Alpeiner Ferner, nell’alta Valser Tal. A sud presenta invece due piccoli ghiacciai: lo Stampflkees e l’Oberschrammachkees.
La prima ascensione è di Jackob Huber, Georg Lechner e Peter Karl Thurwieser nel 1847, tramite il versante sud per quella che ancora oggi è la via normale. La grande parete nord è stata salita nel 1895 da Fritz Drasch e J. Lechner, tramite una via tortuosa che ricerca i punti più deboli della muraglia, itinerario molto difficile per l’epoca. Altre ascensioni sulla grande parete sono quelle di Kuno Baumgartner e Pfeifer nel 1922, quella di Herbert Baumgartner e Leo Brankowsky nel 1946, quella dello stesso Branchowsky e Adi Fluh nel 1947 ed infine quella di Walter Egger con Hans, Franz e Ander Hortnagl nel 1962, che sale lungo il pilastro a destra della parete, con forti difficoltà e sbuca in una forcella a 200 m ad ovest della cima.
Il grande pilastro angolare dello Schrammacher, nodo orografico del piccolo sottogruppo, la Sagwand è stata salita la prima volta nel 1881 da Emil ed Otto Zsigmondy con Ferdinand Hochstetter dalla cresta di collegamento dello Schrammacher. Verso sud è un’elevazione del tutto insignificante, verso nord presenta una grande parete rocciosa verticale vinta nel 1939 da Paul Aschenbrenner e Wastl Mariner tramite il marcato spigolo al centro della parete. Successivamente i grandi strapiombi della parete vengono vinti da Hias Rebitsch nel 1947, tramite una difficilissima linea di VI+, poi altre due ascensioni da parte di Bamberger e Brustl nel 1949 e Orgler e Schiestl nel 1982 completano l’esplorazione della parete.