Nuovi crepacci sul Monte Bianco: “Grande cautela”

Un team francese ha studiato i mutamenti veloci dei ghiacciai. Riguardano l'arête des Bosses

Un team francese (aspiranti guide alpine coadiuvati dal laboratorio Edytem) ha effettuato uno studio, con tanto di misurazioni, sulle condizioni in rapido mutamento del ghiacciai della parete nord del Monte Bianco, con la comparsa di nuovi crepacci. L’area riguarda la parte finale delle vie normali italiana e francese al Monte Bianco.

Conclusione dello studio Questo settore rende tecnicamente più difficile la salita del Monte Bianco e richiede grande cautela nell’attraversare i ponti di neve.

 

Cambiamenti rapidi e importanti

Le condizioni per scalare l’arête des Bosses sono cambiate rapidamente questo inverno, con l’apertura di una serie di grandi crepacci sotto lo sperone della Tournette, tra i 4.594 ei 4.650 m slm.
L’apertura dei crepacci sembra essere avvenuta durante l’inverno 2020/2021.

È stato realizzato anche un modello fotogrammetrico dell’area. Questa acquisizione è stata effettuata utilizzando un drone e un GPS differenziale. Consente di definire in modo molto preciso la topografia dell’area, di comprendere meglio le dinamiche attuali e di considerare gli sviluppi futuri.

In più con le conseguenze del riscaldamento globale, il ghiacciaio si sta riscaldando e alcune parti potrebbero iniziare a scivolare. Di conseguenza, potrebbero crearsi nuovi settori (molti) fessurati.

Le modifiche rilevate questo inverno evidenziano grandi ponti di neve da attraversare. Anche se gli studi effettuati dal team mostrano che tali fessure possono essere riempite molto rapidamente dalla neve sotto l’azione del vento. È quindi troppo presto per prevedere lo stato del percorso quest’estate.

Ipotesi sull’origine dei crepacci

Diverse ipotesi sono state studiate per spiegare l’origine di questo fenomeno. La più probabile sarebbe che il ghiacciaio dei Bossons sia un “ghiacciaio di pendio” la cui parte a valle è a 0°C (il cosiddetto ghiaccio ‘temperato’). L’acqua liquida alla sua base gli permette di scivolare sulla roccia. La parte a monte è ‘fredda’ e si “attacca” alla roccia. Con il riscaldamento globale, il ghiacciaio si sta riscaldando e alcune parti potrebbero iniziare a scivolare, aumentando la velocità del ghiacciaio.

Comunque verranno effettuate nuove misurazioni per seguire l’evoluzione.

Un Commento

  1. Non ci lamentiamo poi se i francesi piano piano ci rubano metri su metri ,del ns.bel Monte Bianco, loro ne studiano i vari cambiamenti…noi cosa facciamo?il nulla con tutti quei NO che si alzano da tutte le parti..😡😡😡🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

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