Pantelleria, incendio contro istituzione Parco

Disastro ambientale senza precedenti in un tesoro naturalistico del Belpaese. Il sindaco: Non ci fermeremo, lo hano scateneato imbecilli e criminali che si oppongono all’istituzione del Parco

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Disastro ambientale a Pantelleria. Montagna Grande, l’oasi verde di Pantelleria con i pini marittimi e quelli di Aleppo, i lecci e i sentieri che si inoltrano nella macchia mediterranea, brucia e sta scomparendo. Questo tesoro naturalistico, destinato a diventare il cuore del parco nazionale dell’isola, non esiste più. E’ stato divorato da un incendio che dura da tre giorni.

E la questione è grave. “Lo hanno scatenato, è la denuncia del sindaco Salvatore Gabriele, gruppi di “imbecilli” e di “criminali” che si oppongono all’istituzione del Parco”. Le fiamme sono partite contemporaneamente da vari punti secondo una strategia mirata e studiata. In fiamme Rekele, Sibà, Fossa del russo, Kuddia Antalora, Tracino, monte Ghibele e Balata dei turchi sulla costa. Quasi 500 ettari di boschi e di vegetazione trasformati in cenere.

Il vulcano spento è caratterizzato da una fiorente vegetazione con una distesa verdeggiante, centinaia di ettari di terreno rinomati anche per la coltivazione delle viti da cui si producono i vini liquorosi che hanno reso famosa l’isola.

“Siamo di fronte a un disastro ambientale senza precedenti” dice il sindaco che ha già chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza. I danni sono ingenti. In più punti si sono verificate piccole frane che non possono essere arginate dalla rete di contenimento completamente distrutta da un immenso rogo. E per questo la strada perimetrale che per 42 chilometri attraversa tutta la costa è stata chiusa per un lungo tratto a causa del pericolo di caduta massi. Molte località sono anche irraggiungibili. Danneggiati pure i sistemi di comunicazione.

Su change.org è partita una petizione per chiedere un intervento immediato da parte del Governo. “E’ un attacco mirato e programmato” continua il sindaco Gabriele. L’istituzione del Parco è un progetto che Gabriele aveva lanciato durante il suo precedente mandato, tra il 2009 e il 2010. Ora è arrivato nella fase dell’attuazione e all’esame di Regione e governo nazionale. La questione è semplice: un controllo più assiduo e mirato del territorio toglierebbe spazio a diversi interessi. Ma il primo cittadino di Pantelleria non demorde: “Non ci fermeremo”.

fonte: ansa

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