Peter Fill nella storia: 1° azzurro a vincere Coppa del mondo di discesa

epa05214018 Peter Fill of Italy celebrates with the crystal globe after taking the overall Downhill World Cup title following the men's Downhill race at the FIS Alpine Skiiing World Cup Finals in St. Moritz, Switzerland, 16 March 2016.  EPA/GIAN EHRENZELLER

foto ansa

 

Peter Fill nella storia. Il primo azzurro nei 50 anni di storia della Coppa del mondo a vincere la Coppa di discesa. La consacrazione a St. Moritz, nella giornata di apertura della Finale dedicata proprio alle discese. Non bastasse, la giornata di gloria azzurra è stata completata dall’eccellente terzo posto di Elena Curtoni, primo podio in carriera per la valtellinese. Sono state due discese non facili per le condizioni meteo non buone.

Nella gara maschile Fill ha lottato sino in fondo e, in una discesa così complicata, gli è bastato alla fine un decimo posto per portare a 462 punti il suo irraggiungibile primato in classifica. Per Fill è una soddisfazione enorme, anche perché è riuscito là dove avevano fallito anche i grandissimi della discesa azzurra come Herbert Plank, Much Mair e Kristian Ghedina. La gara odierna, per la cronaca, è stata vinta in 1’40″44 dallo svizzero Beat Feuz davanti all’americano Steven Nyman in 1’40″52 e al canadese Erik Guay in 1’40″98.

La discesa femminile è stata vinta – primo successo e primo podio in carriera – dall’austriaca Mirjam Puechner in 1’40″93, davanti alla svizzera Fabienne Suter in 1’41″06 e alla bella sorpresa di Elena Curtoni in 1’41″10. Anche per lei è stato il meritato primo podio in carriera.

 

 ”E pensare che questo decimo posto di St. Morizt – dice il campione all’Ansa – è stato uno dei miei peggiori risultati di tutta la stagione’. Sono partito senza sapere cosa avevano fatto gli altri e dove avrei sarei dovuto arrivare per conquistare la coppa. È il modo migliore per avere la testa libera, senza fare calcoli perché’ altrimenti in qualche modo ti blocchi. È per questo che, tagliato il traguardo, ho dovuto chiedere ai compagni se c’è l’avevo fatta, se quel 10/o posto era sufficiente. Non è stata una gara facile per la cattiva visibilita’ e perché sono partito per ultimo: bene o male sentivo dentro di me – ha spiegato – una certa inquietudine che ti impedisce di avere la necessaria scioltezza come in prova, come ieri quando avevo fatto senza problemi il miglior tempo.

È’ un sogno che si realizza in una stagione strepitosa coronata da questa coppa – dice ancora Fill all’Ansa – e dalla vittoria di gennaio sulla Streif di Kitzbuehel. Ma sono contento per tutti noi della nostra squadra, una grande squadra di grandi atleti, uniti e forti. Ci rivediamo nella prossima stagione”.

 

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