Pnalm, è lotta dura al randagismo

IMG_0022Microcchipare, sterilizzare e vaccinare i cani che insistono nel Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise. E’ questo l’obiettivo della seconda missione; una delle più grandi operazioni antirandagismo condotta dal Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise in stretta collaborazione con L’ENPA attraverso l’Unità di Intervento Nazionale, sotto la responsabilità del Dott. Antonio Fascì (ENPA) e del Dott. Leonardo Gentile (PNALM), che a partire dal 20 giugno proseguiranno le attività iniziate nel 2014.
Obiettivo della Protezione Animali, del Parco e degli altri partner dell’iniziativa, l’Associazione “Salviamo l’Orso”, i Servizi Veterinari regionali di Abruzzo, Lazio e Molise, le Asl dell’Aquila, di Frosinone e di Isernia e i Comuni del Parco, è quello di tutelare le specie selvatiche che hanno reso famoso il Pnalm in tutto il mondo – l’Orso, il Camoscio e il Lupo, – con un’attività mirata di prevenzione e di contrasto del randagismo. Infatti, la presenza incontrollata di cani vaganti, non microchippati, non vaccinati e non sterilizzati può essere all’origine, di fenomeni di ibridazione con i lupi, di predazione sulla fauna e di trasmissione di patologie quali cimurro, rogna, gastroenterite, ecc,.
La nuova operazione della task force Enpa, Parco prende dunque le mosse proprio dal grande successo ottenuto nel 2014 quando in soli 12 giorni i volontari della Protezione Animali e il Pnalm riuscirono a controllare il territorio di ben dodici Comuni compresi nell’area del Parco e ad intervenire su ben 332 cani.
Tuttavia questo secondo intervento sarà ancora più impegnativo del precedente con una durata di ben cinque mesi (fino al 31 ottobre), un raggio d’azione di 27 Comuni tra le province di Frosinone, L’Aquila e Isernia, e una popolazione canina stimata in circa 1000 esemplari. Ed è proprio in previsione di un compito così oneroso che l’Unità di Intervento Nazionale ha mobilitato, ognuno per le proprie competenze, una squadra composta da oltre 10 volontari, dall’ambulanza Isotta, da un’automedica, da un furgone e da un automobile di servizio. Il team è composto, tra gli altri, dai veterinari Leonardo Gentile, responsabile del servizio veterinario del PNALM, e Giovanni Ferrara referente scientifico dell’Enpa che praticheranno la tele anestesia, per catturare in sicurezza i cani, e Meir Levy, responsabile del personale medico che provvederà a identificare, vaccinare e sterilizzare gli animali. In Abruzzo le Autorità sanitarie hanno preferito rivolgersi, per le sterilizzazioni, ad ambulatori veterinari sul territorio. Questa cosa è stata possibile grazie alla copertura economica messa a disposizione dall’Associazione “Salviamo l’Orso”, presieduta da Stefano Orlandini.
«Rispetto al 2014, la grande novità è rappresentata dalla possibilità di sterilizzare i cani direttamente a bordo della ambulanza Isotta che, per l’occasione, grazie all’autorizzazione concessa dai Servizi veterinari delle Regioni Lazio e Molise, diventerà un vero ambulatorio veterinario mobile», spiega Antonio Fascì, responsabile dell’Unità Intervento Nazionale di Enpa. «Questo ci permette di razionalizzare al massimo il nostro lavoro, ottimizzando i tempi di intervento. Con Isotta – prosegue Fascì – saremo operativi sopratutto in Lazio e Molise, mentre in Abruzzo interverrà l’associazione “Salviamo l’Orso”che ringrazio insieme a tutti i partner del progetto. Per il Parco, afferma il Presidente – Antonio Carrara – “La continuazione del progetto rappresenta un ulteriore passo avanti per sanare una situazione insostenibile, augurandoci che in futuro, non si debba più parlare di randagismo canino e di tutti i problemi che la mancata attuazione delle leggi vigenti crea. Inoltre la speranza è anche che i proprietari dei cani facciamo in modo da garantire l’assistenza e il benessere, che il miglior amico dell’uomo merita”.

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