Pnalm, il Rifugio Pesco Di Jorio ha bisogno di cure urgenti

Situato nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, è uno dei Rifugi simbolo ma ad oggi versa in stato di abbandono: parti intere di tetto volati via, il cornicione pericolante, le panchine staccatesi completamente dal muro, la recinzione divelta e in parte ricoperta dalla vegetazione

 

 

Mount Live ha aperto una finestra sui Rifugi-Bivacchi ubicati sull’arco appenninico ed alpino con l’intento di fornire un contributo ai suoi lettori dando info utili su tali strutture e, dove ve ne sia bisogno, contribuendo, nel suo piccolo, alla risoluzione dei problemi ove esistenti.

Il Rifugio Pesco di Jorio è situato a 1.835 mt. nel cuore del Pnalm, sopra all’abitato di Pescasseroli (sede dell’Ente Parco) e chiamato anche dei “Tre Confini” in quanto ubicato sullo spartiacque di tre valli, la Valle Carbonara, il valico dell’Aceretta ed il Vallone Pesco di Jorio. Trattasi di un Rifugio situato in un punto panoramico come pochi altri nel Parco. Il panorama, infatti, è mozzafiato e abbraccia gran parte del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo: Monte Serrone, Prati d’Angro, monte di Schienacavallo, Serra del Carapale e il massiccio del Marsicano sino alla Camosciara, Petroso, Serra delle Gravare, Monte Tranquillo ecc. E scusate se è poco!

Per raggiungerlo da Pescasseroli si attraversa una bellissima faggeta e la zona è ricca di animali selvatici. Il Rifugio di Jorio, poi, è luogo di partenza per numerose escursioni. In molti vi si recano anche per l’osservazione astronomica oltre che della fauna. Da queste parti, infatti, pare che l’orso sia di casa. Vi si accede solamente a piedi e consta di 10 posti letto.

Purtroppo, allo stato attuale, tale Rifugio, esternamente, come testimonia il dossier fotografico realizzato dal Ger (Gruppo Escursionisti Roccaseccani) durante un’escursione di inizio giugno, versa in cattive condizioni. “Allo stato attuale – scrive infatti il presidente del Ger ed Istruttore nazionale di escursionismo, Giancarlo Lucci – versa in uno stato pietoso, di incuria ed abbandono: parti intere di tetto volati via, il cornicione pericolante, le panchine staccatesi completamente dal muro, la recinzione divelta e in parte ricoperta dalla vegetazione (basta dare un’occhiata alle immagini)”.

Il Rifugio è stato gestito per 12 anni (6 anni x 2) dalla società Ecotur. Il presidente e fondatore Cesidio Pandolfi: “Dal 31/12/2014 non siamo più gestori del Rifugio Di Jorio in quanto è scaduto il bando e ad oggi, per quanto riguarda la futura gestione, si è ancora in alto mare. Noi, come Ecotur, abbiamo segnalato da tempo all’Ente Parco la situazione in cui versa il Rifugio, la rottura del tetto, del barcone, dei pannelli solari. Per di più nel corso degli anni è stato forzato, manomesso e oggetto di scorrerie di ladri. Abbiamo proposto al Pnalm di effettuare i lavori di manutenzione a nostre spese per poi scalarle dal contratto di gestione. Niente da fare. Parliamo di una struttura del 1930 fiore all’occhiello del Pnalm – conclude Pandolfi – con certificazioni europee ed è davvero un peccato che versi in tale situazione”. Per ridargli “lustro” occorrerebbero circa 100mila euro.

Sulla vicenda abbiamo contattato l’Ente Parco per avere delucidazioni in merito. Siamo stati indirizzati, telefonicamente, da un ufficio all’altro e infine l’Ufficio Sorveglianza ci ha invitato ad inviare una mail. Bene, lo abbiamo fatto in data 23/06/2015 ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta.

 

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