Precipita davanti agli occhi del figlio, alpinista muore sul Monviso

I due stavano risalendo il massiccio e si trovavano nella zona di Pontechianale a 3.300 metri di quota. L’uomo ha fatto un volo di 200 metri. Difficili i soccorsi a causa del maltempo. Nel Bellunese 27enne ritrovato dopo due notti all’addiaccio

monviso

 

Alpinista morto sul Monviso stamane dopo un volo di 200 metri. Allarme scattato e soccorso alpino in azione poco dopo le ore 12 quando un alpinista è precipitato nella zona di Pontechianale, a 3.300 metri di quota. A dare l’allarme il figlio, che era con lui. Il maltempo ha impedito all’elicottero di volare e i soccorritori hanno poi raggiunto la zona a piedi. L’uomo dapprima è stato dato per disperso anche se le speranze di ritrovarlo ancora in vita erano pochissime.

Sul posto hanno operato le squadre del soccorso alpino di Crissolo, Casteldelfino e Verzuolo che lo hanno cercato mentre il il figlio è stato accompagnato da altri alpinisti al bivacco Andreotti.

Alle 16 circa, dopo che erano partite altre squadre di soccorso, fonti dell’Asl Cn1, hanno comunicato che l’alpinista è deceduto. Attualmente non sono note le generalità dell’uomo.

 

Ritrovato dopo due notti all’addiaccio Sabato durante un’escursione, un ragazzo bellunese si è perso sopra la Val Canzoi ed è stato ritrovato questa mattina dopo due notti all’addiaccio. M.D.O., 27 anni, di Mel (BL), era partito sabato mattina in direzione di Monte San Mauro. Domenica, alcuni amici che lo attendevano per la sera, preoccupati hanno avvisato i famigliari. Dopo aver saputo la sua destinazione, sono andati a cercare l’auto alla partenza dell’itinerario dalla parte di Arson, dove non l’hanno trovata. In serata hanno saputo del secondo accesso possibile dalla Val Canzoi e lì hanno rinvenuto la macchina ancora parcheggiata. All’alba hanno iniziato a seguire il sentiero chiamandolo e a un certo punto l’amico ha risposto. Poiché la voce arrivava da una vallata impervia laterale e la zona non ha copertura telefonica, sono tornati sui loro passi e hanno allertato il 118 che alle 6.30 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Feltre. Mentre un soccorritore seguiva il sentiero, un secondo ha iniziato a risalire la Val Longa, finché non lo ha ritrovato. Una volta assicurato con la corda, lo ha riaccompagnato sul sentiero per scendere verso valle, con una seconda squadra che andava loro incontro.

Dalle prime parole dell’escursionista, sabato si sarebbe perso e avrebbe dormito in un riparo. A causa di un dolore alle anche, tutta la domenica non sarebbe riuscito a muoversi. Questa mattina avrebbe invece tentato di spostarsi, fermandosi però sopra dei salti di roccia dove è stato ritrovato. Disidratato e in lieve stato confusionale, il giovane è stato accompagnato al pronto soccorso.

 

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