Dzi, il gioiello amato dagli alpinisti
Un gioiello strettamente correlato al buddismo, al mondo tibetano, dalla storia antichissima e da un grande valore simbolico. Reinhold Messner racconta la storia del suo inseparabile Dzi e svela qualche aneddoto. Anche tu ne indossi uno? Raccontaci la sua storia e allega qualche immagine
Reinhold Messner, ospite di Gramellini su Rai3 (Le parole della settimana), ha svelato, un po’ di tempo fa, qualche retroscena sul suo Dzi, l’amuleto tibetano dal quale non si separa mai.
Non lo tolgo mai, nemmeno sotto la doccia. Se non dovessi più averlo, sarei finito.
Dzi
Un gioiello strettamente correlato al buddismo, al mondo tibetano, dalla storia antichissima. Un oggetto di grande forza simbolica e straordinario prestigio: lo Dzi è realizzato con un frammento di agata solitamente di forma cilindrica. I più indossati sono quelli con gli occhi, dove ogni numero o segno ha il suo significato. Salute, ricchezza, amicizia e amore, famiglia, successo, protezione e longevità…
Antichi e nuovi
I più antichi e naturali oggi hanno un valore immenso e sono praticamente introvabili. I più antichi hanno quel che viene chiamato cinnabar, ossia dei punti rossi all’interno dei disegni bianchi. Ma da decenni abili artigiani li realizzano e molti ormai provengono dalla Cina o da Taiwan, ma non solo. Il mercato è ormai zeppo di dzi falsi, molti dei quali davvero inguardabili e realizzati in legno, vetro, materiale sintetico e ossa.
Leggende…
Leggenda racconta che contadini e pastori raccogliessero gli dzi nel terreno, trovandoli mentre coltivavano i campi e nei prati pascolando le greggi. Si racconta che erano vermi poi solidificatisi. Quindi oggetti misteriosi, mistici, non di fabbricazione umana.
Il Re degli Ottomila ha raccontato a Gramellini dove lo acquistò, una ventina di anni fa. Si trovava a Katmandu e lo acquistò da un anziano che gli chiese una bella cifra.
Mi chiese mille dollari, io allora iniziai a trattare, proponendogli 100, 500 dollari ma il vecchietto non ne volle sapere. Dovetti dargli i soldi che mi chiese, nemmeno un dollaro in meno.
Oggi chissà il suo valore? Messner dice che potrebbe valere 20mila euro. Chissà, forse anche di più, molto di più.
Dzi e alpinisti
Gli dzi sono molto amati dagli alpinisti, molti indossano quelli a due o tre occhi. Tra questi Alex Txikon, Danilo Callegari, Hans Kammerlander, Krzysztof Wielicki, Jost Kobusch e tanti altri ancora. Ma non solo professionisti della montagna, molti amanti della montagna indossano uno dzi.
E tu che dzi indossi? Raccontaci, nei commenti, la sua storia e allega una foto…
foto: wikipedia
Ne posseggo una con due occhi. Lo acquistai nel 2005 a Namche Bazar, tramite delle conoscenze, da un mercante tibetano. Anche lui non ne volle sapere di trattare il prezzo e dovetti farmi spedire alcune centinai di Dollari via western union per racimollare la cifra richiesta. Ero determinato a comprarlo. Da allora anche io non me ne separo mai. Sono stato fortunato; pochi anni dopo i prezzi hanno cominciato a salire vertiginosamente…ora trovarne un antico è pressochè impossibile ed i prezzi, inarrivabili….( icinesi hanno fatto disastri anche qui….)
preso nel 2019 a Katmandu
sono stato aiutato nella trattativa da Kammerlander e comunque il prezzo e’ rimasto notevole
ci sono due occhi e lo porto sempre
Ho comprato il mio in un paese della valle dello Spiti, Himachal Pradesh, India nel 2008. Ha due occhi, non me ne separo mai .
Io ho invece “una specie” di Dzi perchè la forma è quella ma non ha occhi ma è marrone uniforme con una serie di incisioni rotonde su tutta la superficie, naturalmente è forato nel senso della lunghezza; è stato un mio ritrovamento in uno dei miei viaggi nel Sahara, nel sud Algeria nell’erg Tifernine vicino al confine col Niger
In pratica è un “gioiello” del neolitico, potrebbe avere dai 3000 ai 5000 anni e assieme ho trovato tantissimi pezzetti di guscio di uovo di struzzo lavorati e forati che forse facevano parte dello stesso “gioiello”
Non avrà lo stesso “valore” (non parlo di valore commerciale) di uno Dzi ma per me è il mio Dzi pensando che l’avrà indossato un uomo o donna qualche migliaio di anni fa quando il Sahara era verde
Buongiorno . Sto cercando uno Dzi autentico, vero, non di copie nè di falsi.
Qualcuno lo ha da vendermelo? Grazie infinite
salve sono fabio pivari gemmologo in Genzano di roma, io ne ho alcuni presi dai carovanieri se ti interessano fammi sapere, prezzi decenti da 50 a 450 euro
posso avere delle foto, le descrizioni e i prezzi? Grazie
Claudio
Salve,ho letto che ha dei Dzi e sarei indiscreto nel chiederle di poter e acquistare uno?La ringrazio in ogni caso x la disponibilità.
Posso aiutarti, contattami a questo indirizzo email: miss.ikona@yahoo.it
Io ne ho uno regalatomi da mio marito circa 20 anni fa mi piace molto mi piacerebbe capirne il vslore
Immomaurobz@gmail.com . Sono interessato all’acquisto grazie
Ciao Fabio ho visto questa conversazione, avresti ancora degli dzi?
Io ne ho un paio. Se mi scrivi ti invio foto
ciao sono il dr. fabio pivari e ne ho alcuni molto belli e certificati chiamami o passa in laboratorio pivari genzano di roma
Salve, sto cercando uno dzi a nove occhi . Lei ne possiede ?
Buongiorno sono interessata allo dzi. Mi può dare più informazioni?
Grazie
Salve Stefano,sto anch’io cercando uno DZI mi puoi aiutare???
Questo eventualmente il mio numero 333-3827563
Grazie in ogni caso,Mirko.
Ciao Stefano.Ti metto se vuoi in contatto direttamente con il mio amico Tibetano dell’India che li vende autentici a prezzi onestissimi.
Cordiali saluiti
Salve Angelo, anch’io sarei interessato, se si possono vedere delle foto e avere informazioni sul prezzo. Grazie in anticipo
3331431440 fabio
Buongiorno, trovato lo Dzi? Potrei metterla in contatto con un Tibetano che fa al caso suo
io l’ho preso in Nepal nel 1984
prima di Messner !
non l’ho mai messo
ha 3 occhi
bello ma come si fa a dire se è antico se non è mai stato usato ? mah !
Io ne possiedo uno a nove occhi e mi è stato riferito abbia un età di circa 100 anni un oggetto davvero speciale, preso in Nepal dai tibetani esuli.
Gli unici due DZI tibetani originali, quindi antichi,
a nove occhi attualmente conosciuti sono in mano a un miliardario cinese, che ha pagato uno dei due 20 milioni di dollari!!
Secondo me tutta questa storia è sopravvalutata. Alla fine sono agate nuove o vecchie che siano. Piuttosto c’è da chiedersi se portarne una antica ( indossata nella gioia e nel dolore da una o più terze persone) sia opportuno. Io preferisco che invecchino con me per poi passarle a chi mi succederà. La mia spiritualità e non quella sottratta per denaro.
Anche io concordo, quelli antichi hanno il loro enorme bagaglio di vita vissuta e di energie non sempre positive, inoltre gli antichi dzi sono, nelle famiglie tibetane, dei cimeli da preservare e tramandare ai discendenti e non se ne separerebbero mai se non in situazioni particolarmente drammatiche di povertà e bisogno. È come dare via un pezzo della propria famiglia. Ecco perché il mio dzi è contemporaneo, fatto nei primi anni ‘90 a Taiwan.
Ne posseggo uno senza occhi che mi regalò mio marito quando andò in Nepal , perché è senza occhi , è falso o esistono senza?
Esistono certamente anche senza occhi, ad esempio le “turtleback” o le “phum”, come anche i chung dzi, a strisce parallele, che risalgono all’alto medioevo. Io indosso uno dzi contemporaneo fatto molto bene e con disegno del Phum. Anche se è oggetto fatto di recente, ci sono legatissimo perché è molto bello e mi è stato venduto da una persona molto speciale.
Mi fu regalato da una mia amica tornata dal Tibet ne ha barattati 2 ha tre occhi lo porto da 25 anni non mi separo mai quando sono andato in Nepal mi avrebbero dato 5 mila euro me lo cercavano tutti non lo vederei per nessuna cifra
Io ne ho comprato uno a tre occhi in una bottega antica di Katmandu bellissimo, un paio di anni fa si ruppe ì cordoncino e lo Dzi cadde a terra e finì in tre pezzi, un dispiacere enorme.
Ho chiesto per ripararlo ma dicono che non è facile.