“Segreto Tibet” di Fosco Maraini.
Must tra scienza e avventura

Il celebre libro del 1951 (edito Corbaccio) alla scoperta di una terra proibita dalla penna di Fosco Maraini qui etnologo, avventuriero e narratore

Segreto Tibet, un libro che in molti hanno o vorrebbero avere nella libreria personale. Un libro cult. Un libro-guida al Tibet, un viaggio alla scoperta della figura poliedrica e affascinante di Fosco Maraini.

La Repubblica Segreto Tibet è un must irrinunciabile: un libro di viaggio che combina la scienza dell’etnologo col pathos del narratore, un vero e proprio classico.

Il segreto Tibet

Segreto Tibet Fosco Maraini
La copertina, edito Corbaccio

Il Tibet, chiusosi ermeticamente al mondo nel secolo XIX, fu aperto a forza dagli inglesi nel 1904, per tornare subito a richiudersi ancora più ermeticamente di prima. Solo negli anni Trenta cominciarono a presentarsi rare occasioni d’accesso per alcuni privilegiati.
Giuseppe Tucci, uno dei nostri massimi orientalisti, seppe approfittarne più volte. Nelle sue spedizioni del 1937 e del 1948 ebbe come compagno Fosco Maraini, allora giovanissimo, che dalle sue note di viaggio trasse «Segreto Tibet», un libro che ebbe enorme successo e fu tradotto in dodici lingue.
Nel Tibet di allora si viveva ancora in un medioevo intatto, un medioevo però altamente e raffinatamente civile privo soltanto di quei mezzi, datici dalla scienza e dalla tecnologia, quali strade, luce elettrica e plastica, fibre sintetiche e gas metano, televisione, giornali e radio. Il popolo tibetano trovava nella propria antica civiltà religiosa, artistica, letteraria, teatrale e musicale i mezzi per trascorrere un’esistenza ricca di soddisfazioni. Dal 1951 a oggi mutamenti drammatici, spesso accompagnati da violenze umilianti e da distruzioni insensate sono stati imposti al Tibet.
L’intera struttura della società è stata capovolta e stravolta.

 

Claudio Magris Come in ogni vero scrittore, anche in Maraini tutto diviene concreto e sensibile, diviene racconto e avventura…

Quella che qui presentiamo è un’edizione aggiornata ai nostri giorni che ripropone ai lettori il racconto e le immagini di un tempo inquadrati e messi a fuoco nel panorama della realtà di oggi con tutte le sue implicazioni storiche, sociali e morali.
Ora che è possibile visitare il Tibet più liberamente quest’opera si presenta come un’introduzione vissuta, sentita, pensata all’affascinante paese nel cuore dell’Asia, a quello che è stato e che è. In un momento in cui film e libri di successo puntano il dito sulla terribile situazione di oppressione e di violenza in cui si trova il Tibet a causa dell’invasione cinese, questo libro straordinario ci fa sentire la voce autorevole e appassionata di uno dei primissimi testimoni di una straordinaria civiltà che rischia di scomparire.

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  • COLLANA EXPLOITS       Corbaccio
  • PAGINE 464
  • FORMATO Brossura
  • PREZZO 44 euro

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L’Autore

Etno-antropologo di fama internazionale, alpinista, fotografo, documentarista, Fosco Maraini (Firenze, 1912-2004) nasce in una famiglia agiata, da padre italiano e madre inglese.
A 23 anni sposa la pittrice siciliana Topazia Alliata, da cui ha tre fi glie: Dacia, Yuki e Toni. Nel 1937 si aggrega alla spedizione di Giuseppe Tucci alla volta del Tibet. Laureatosi in Scienze naturali a Firenze, prima della guerra si trasferisce in Giappone per compiere ricerche etnografi che.
Dopo l’8 settembre si rifiuta di aderire alla Repubblica di Salò, alleata al Governo nipponico, e viene internato in un campo di concentramento con la sua famiglia. Finita la guerra è di nuovo in Italia.
I decenni successivi sono dedicati a viaggi e a spedizioni alpinistiche in Asia. Nel 1966, ormai divorziato da Topazia, conosce Mieko Namiki, che sposerà e che sarà la sua compagna per il resto della vita.
Diviene ricercatore al St. Anthony’s College di Oxford e alle università di Sapporo e di Kyoto, e insegna lingua e letteratura giapponese all’Università di Firenze. Tra i suoi libri: Segreto Tibet (1951), Ore giapponesi (1957), Gasherbrum IV (1960), Paropàmiso (1963), Gnosi delle fànfole (1978), Case, amori, universi (1999).
Come da sue volontà, è sepolto all’Alpe di Sant’Antonio in Garfagnana, sotto le amate Apuane.

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