Simone Moro partito per il Lingtren

Simone Moro è partito per il Lingtren. L’alpinista bergamasco è arrivato nei giorni scorsi a Kathmandu e e poi si è diretto in volo verso Lukla. Il suo obiettivo, quindi, si chiama Lingtren, montagna di 6.749 mt, situata di fronte all’Everest.

Non sarà da solo. Sarà accompagnato da un alpinista-freerider spagnolo, che cercherà di effettuare anche la discesa con gli sci. Non si conoscono molti dettagli della spedizione.

Il Lingtren

Il Lingtren è una montagna dell’Himalaya alta 6749 m e situata a 8 km in linea d’aria dall’Everest, sul confine tra il Nepal e la Regione Autonoma del Tibet. Il Lingtren è stato salito per la prima volta nell’agosto del 1935 da una spedizione britannica guidata da Eric Shipton.

La scoperta

Il Lingtren può essere facilmente avvistato dai villaggi abitati della valle del Khumbu, in Nepal, ma fu scoperto da esploratori occidentali solo nel 1921, nel corso della prima spedizione britannica all’Everest. Mentre effettuavano la ricognizione della zona a nord della montagna per cercare una via di salita, George Mallory e Guy Bullock tentarono di raggiungere lo spartiacque formato dalla cresta ovest, che avevano ritenuto impercorribile fino alla vetta dell’Everest, per vedere cosa ci fosse sul lato sud della montagna. In questa occasione scoprirono il Lingtren, che però non salirono, aggirandolo più a ovest per approdare al Nup La; da qui il profondo burrone che separava il passo dal Western Cwm e gli enormi seracchi della cascata Khumbu li fecero desistere dall’intraprendere questa via.

Prima salita

Nel corso della spedizione britannica all’Everest del 1935 la regione fu nuovamente esplorata; Eric Shipton e il neozelandese Dan Bryant scalarono numerose cime, tra le quali tre nel gruppo del Lingtren; la vetta principale fu una di queste. Mentre discendevano un’affilata cresta ghiacciata una cornice cedette sotto di loro, e Bryant cadde; fortunatamente Shipton riuscì a trattenere la corda alla quale era attaccato il compagno. Con l’aiuto della piccozza Bryant riuscì a risalire e a riguadagnare la cresta.

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