Sul Bernina Express un viaggio da sogno

Se volete vivere una esperienza indimenticabile nel cuore delle Alpi e passare dal Nord al Sud dell’Europa, gustandone il cuore alpino, il Bernina Express fa per voi.

Questo treno panoramico attraversa la tratta patrimonio mondiale dell’UNESCO della Ferrovia Retica, passando di fianco a imponenti ghiacciai, laghi fantastici, panorami mozzafiato e scendendo infine verso le palme.

Diciamolo subito, prima di salire a bordo del reportage: trattasi di turismo di montagna e i puriti delle Terre Alte potrebbero subito storcere il naso e o tirarsi parte della folta chioma…

La linea è stata ultimata nel 1910 e porta da Tirano (429 mt) al Passo del Bernina (2.253 mt) e per poi scendere verso Coira. La linea supera il dislivello di 1.824 metri in soli 22 km in linea d’aria ed affronta pendenze del 70% senza ausilio di cremagliere.

 

Da Coira a Tirano in circa 4 ore si attraversano in tutto 55 tunnel e 196 ponti, scorgendo dai finestrini attrazioni spettacolari, come la curva di Montebello (con vista sul massiccio del Bernina) il ghiacciaio del Morteratsch, i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco, l’Alpe Grüm e il viadotto elicoidale di Brusio. In estate, è possibile prolungare il viaggio con il Bernina Express Bus da Tirano a Lugano.

Il viaggio lo si può fare a bordo del trenino rosso panoramico (obbligatoria la prenotazione) oppure utilizzando le corse regionali della Ferrovia Retica. Bello ed entusiasmante il viaggio in treno, ma vi consigliamo di programmare qualche sosta lungo il percorso per godere appieno dell’esperienza.

La linea ferroviaria attraversa il Cantone dei Grigioni: a partire dal 28 maggio 2000, la panoramicità del percorso è stata esaltata con l’entrata in servizio di 10 carrozze panoramiche, di cui 3 sono di 1^ classe e 7 di 2^ classe con cassa in lega leggera, aria condizionata e WC chimico, costruite dalla Stadler Altenrhein, su disegno Pininfarina, capaci di 34 posti nella classe superiore e 44 nella seconda.

 

Il viaggio

Innanzitutto il punto di partenza (per chi parte dall’Italia): Tirano. Una città medioevale con le sue porte che ancora oggi testimoniano l’importanza strategica che la cittadina rivestì in passato. Una cittadina che offre prelibatezze culinarie e una visita alla Basilica della Madonna di Tirano è d’obbligo. Curiosità che noterete: il Trenino attraversa le vie della città.

Poco dopo la partenza si arriva alla stazione di Campocologno: confine Italia-Svizzera.

Il Viadotto elicoidale di Brusio: uno spettacolo bello ma che ha anche una sua spiegazione. Il viadotto, che si sviluppa a quarto di cerchio, consente infatti di allungare artificialmente il percorso in uno spazio ristrettissimo, per consentire alla linea ferroviaria di superare il dislivello. È uno dei simboli della linea.

Superato il primo tratto della valle si incontra il lago di Poschiavo a quasi 1.000 metri sul livello del mare. La valle si allarga e in lontananza, a destra dei contrafforti del gruppo del Bernina, si vede il passo omonimo. Fermarsi a Miralago o a Le Prese significa fare una bella passeggiata attorno al lago.

Anche una fermata a Poschiavo è consigliabile: perla dei Grigioni, capitale della Val Poschiavo. Bella per le sue costruzioni rinascimentali costruite dai poschiavini emigrati che fecero fortuna all’estero (tale zona si chiama Quartiere Spagnolo). Poschiavo è nota per i Pizzoccheri Valtellinesi, ma si possono gustare tanti piatti locali.

Da Poschiavo il trenino si inerpica sulla pendice della montagna permettendo una vista sulla Valposchiavo e giù fino alla Valtellina e alle Orobie. Il trenino per guadagnare quota entra in vari tornanti permettendo di apprezzare il panorama sia da destra che da sinistra. Passa attraverso i maggenghi ben curati della valle e nei boschi a prevalenza di abete rosso.

E siamo all’Alp Grum. L’edificio della stazione con ristorante annesso, risalente al 1923, è circondato da un paesaggio montano unico nel suo genere (dal ghiacciaio del Palu con l’omonimo lago, il panorama di estende oltre l’alpe Cavaglia). Da qui partono vari sentieri che conducono anche a rifugi alpini.

E poi si arriva in quota, oltre i 2.000. Qui l’Ospizio Bernina che si trova a 2.253 metri è la più alta stazione della Ferrovia retica. Un confine anche linguistico, a sud (nella Val Poschiavo) si parla italiano) nell’Engadina il retoromano ed il tedesco. L’edificio risale al 1925.

Nei Grigioni è presente una incredibile varietà di lingue: oltre all’italiano e al tedesco walser, vi si parla anche il retoromanzo (ladino) in 5 idiomi differenti. Il retoromanzo è una lingua derivata dal latino volgare, diffusasi a seguito della conquista dell’attuale territorio dei Grigioni da parte dei romani intorno al 15 a.C. e sviluppatasi con caratteristiche diverse da zona a zona.

Da qui si possono osservare il Lago Bianco e Lej Nair. Pensate che i fiumi a nord del Bernina si riversano nel Mar Nero attraverso il Danubio, i fiumi a sud del Passo nel Mare Adriatico attraverso il Po. I nomi dei due laghi sono dovuti al colore delle sue acque. Bellissimo il contrasto!

Superata Diavolezza il trenino rosso si abbassa di quota e arriva di fronte al gruppo del Bernina, la cui cima principale, il Pizzo Bernina, raggiunge i 4049 metri. I ghiacchiai che rivestono il gruppo montuoso terminano con la lingua glaciale di Morteratsch il cui impressionante ritiro nell’ultimo secolo è ben visibile dalla morena glaciale sulla pendice della montagna. Una segno indelebile nella memoria di colui che ci arriva per comprendere i cambiamenti del Pianeta. Per arrivare alle pendici del giacchiaio bisogna fermarsi a Morteratsch e con una passeggiata di circa 1 ora si arriva alla base del ghiacciaio. Lungo il percorso pannelli indicatori su ghiacciaio, flora, ecc.

Ripresa la marcia verso Coira, il Bernina Express passa per Pontresina. Paese degli arabi? Certo che il nome lo fa pensare: pare che Pontresina derivi da “pons sarasina” ossia “ponte dei saraceni”. Di sicuro che dal 1850 il paese (così come St Moritz) attirò gli inglesi, prima per le scalate al gruppo del Bernina poi si trasformò da villaggio rurale a centro turistico.

Dicevamo di St Moritz: lusso e lifestyle a 1.800 metri. Ecco cos’è St. Moritz. D’altronde è un centro turistico conosciuto in tutto il mondo. Lago e montagne, alberghi lussuosi e imponenti e vetrine vip.

Poi si passa per Samedan: qui una curiosità, vi è l’aeroporto più alto d’Europa a 1.707 mt.

Il trenino continua il suo viaggio tra panorami alpini spettacolari, passando per Bergun, Filisur e poi un altro ritrovato dell’ingegneria elevetica, il viadotto Wiesner. Un viadotto lungo 204 metri. Ma non è l’unico ponte ricco di storia, sul percorso ne scorgerete altri che sono capolavori dell’arte ingegneristica.

Da questo punto si possono notare bellissimi castelli e chiesette.

Infine Coira. Già 11mila anni prima di Cristo i cacciatori preistorici erano soliti fare una sosta a Coira, come dimostrato dall’archeologia. Oggi, oltre alle bellezze culturali, come la Cattedrale costruita 800 anni fa, ci invitano ad una sosta anche 130 ristoranti e 500 negozi. Una cittadina viva e tipica svizzera.

Insomma, l’inserimento del Bernina Express nella lista del Patrimonio Unesco, avvenuta nel 2008 (tratta da Thusis – Valposchiavo – Tirano) è davvero meritato.

Tratta: Coira–Tirano
Distanza: 122 km

Per assaporare ancora più italianità, il viaggio prosegue attraverso la pittoresca Valtellina e il Lago di Como. Con l’Autobus Bernina Express potete viaggiare in tutta comodità da Tirano a Lugano.

La vostra guida turistica personale con audioguida. Con il vostro smartphone o tablet potete accedere al nuovo sistema InfoT(r)ainment a titolo gratuito.

Il tracciato è armoniosamente integrato nel contesto naturale, in una perfetta fusione tra paesaggio e ferrovia. Il treno percorre 2,5 km in territorio italiano fino alla stazione di Campocologno, mentre il restante percorso è in territorio svizzero.

Il Bernina Express si inserisce tra i normali “trenini rossi” regionali che si alternano con cadenza oraria nelle giornate estive. Gli orari di servizio variano nel periodo estivo (da maggio a ottobre) e invernale (da ottobre a maggio) con tre corse giornaliere (andata e ritorno con alcuni cambi intermedi) sulla tratta Tirano-St. Moritz e due corse giornaliere (una sola in estate) sulla tratta St. Moritz-Coira. Nel periodo invernale viene ridotta la cadenza dei treni regionali, ma non quella del Bernina Express data la sua elevata valenza turistica.

Per maggiori info e costi:

FERROVIE RETICHE

 

 

 

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