Nel 2021 fu ritrovata causalmente da un escursionista. Parliamo di una spada datata 3.300 anni fa, dell’Età del Bronzo. L’eccezionale reperto viene presentato ora al pubblico, la Soprintendenza per i beni culturali ha organizzato l’incontro “La montagna e la preistoria”: si terrà venerdì 6 maggio alle ore 17, ad Avio (Trento).
La spada in bronzo fu trovata sul crinale del Monte Baldo, a circa 1360 metri di altitudine. Fu originariamente consegnato alla Soprintendenza di Verona e poi, grazie alla collaborazione degli archeologi veronesi, riconosciuto come proveniente dal Trentino, nel territorio del Comune di Avio, e consegnato all’Ufficio beni archeologici provinciale.
Risale alla tarda età del Bronzo (1350 – 1000 a.C. ca) e realizzato in lega di rame e stagno. Si è conservata in buone condizioni, salvo la perdita degli elementi mobili dell’immanicatura.
Rimanda alle cosiddette spade “a lingua da presa” (forma “Naue II”) peculiari dell’Italia del nord e dell’Europa centro-orientale. La “lingua da presa”, ossia la parte del manico fusa assieme alla lama, è un’innovazione tecnologica che consente una presa di precisione e un miglior controllo dello strumento sia come arma da punta che da fendente.
Testimonianze
Il ritrovamento di questo reperto è testimonianza non solo della frequentazione delle montagne (soprattutto per il pascolo estivo) ma anche di pratiche di culto pagane e cristiane.
La spada di Avio ha una caratteristica particolare, è piegata all’attacco dell’immanicatura. Una cosa intenzionale per renderla inutilizzabile, e ciò potrebbe indicare la destinazione come offerta votiva.