Sulla Majella alla ricerca dell’Eden

Un sentiero bellissimo quello che conduce da Rapino al Lago dell’Orso e al Pagliarone tra fioriture e fischiettanti compagnie

piano di rapino

 

Da Rapino CH, percorrendo la S.S. 263 in direzione Bocca di Valle, dopo circa 2,5 Km, prendere l’indicazione per Forcatura. Al termine della strada asfaltata, (700 m), parcheggiare ed iniziare a camminare prendendo la carrareccia di destra e non quella di sinistra per Forcatura.

Proseguendo sulla carrareccia, lungo la Valle Rossa, si arriva nei pressi dei ruderi del monastero benedettino, (850m), nella località ancora ricordata come cunvèndë majèllë, (Eremo Majella). Un altro nomignolo per il luogo è purtónë majèllë.

Fiancheggiando il torrente dell’Acquafredda, molto copiosa di acqua, si arriva al Lago dell’Orso o Piana di Rapino o la Piana delle ‘Felci’, (1000m), dopo aver superato Fonte Matteo, (950m).

Si prosegue seguendo la segnaletica per Pagliarone, (930m), dove c’è una fontana ed un’area da Pic Nic. Volendo, si può raggiungere Pretoro CH per la bella valle del Foro. Il percorso è interrotto due volte per le frane che si superano, almeno una, con molta attenzione. Ci sono vari tronchi di albero caduti, anche questi si oltrepassano fra grovigli di rami. Purtroppo esiste un evidente e preoccupante sfaldamento idro geologico. Però il territorio è come l’Eden, il Paradiso Terrestre. Tanti alberi fioriti di meli e ciliegi, con fiori bianchi e rosa. Il Maggiociondolo con l’inizio della fioritura gialla. Erba verde coperta da un fitto tappeto bianco di margherite, tante varietà di fiori, con i colori viola, ciclamino, giallo. Al ritorno ho spezzato un ramoscello di ogni specie di albero ed a casa ho creato un addobbo floreale piacevole. Nel silenzio totale, in mezzo ad una fitta faggeta, c’era una mandria di buoi, neanche un muggito o scampanellio, anche loro immersi nella quiete. Però ho trovato un amico che mi ha fatto compagnia per quattro ore. Il cuculo, un uccello bellissimo che non ama farsi vedere, col suo lamentoso, ripetitivo, monotono, cucù…cucù…, una sola nota, alla quale io rispondevo. Non ci siamo annoiati, abbiamo parlato di ambiente, chi più di lui ha notizie… e preoccupato, mi ha raccontato delle tante moto, SUV, quad che passano sui sentieri montani. Addirittura si è unita anche la MICROCAR, piccola autovettura, ma molto rumorosa che dà fastidio a lei e tutta la fauna selvatica. Ci siamo salutati con un arrivederci!

 

Dislivello 400m

Difficoltà E

Tempo di percorrenza A/R 4 ore

Distanza 10 KM

 

LE AVVENTURE DEI LETTORI >>> Luciano Pellegrini

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio