Sulle Dolomiti dopo 100 anni ritrovato scheletro di soldato della Grande Guerra

Il ritrovamento sulla cresta di Costabella. Trattati di un giovane alpino con scarponi, fucile e bomba a mano

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Sono trascorsi cento anni dalla Grande Guerra sull’arco alpino ed ora sulla cresta di Costabella è stato ritrovato lo scheletro quasi intatto di un giovane Alpino. Il ritrovamento, la news è del Corriere della Sera, ad opera del 57enne Livio De Francesco di Moena. «Non ho dubbi che si tratti di un soldato italiano. Qui operava la 56esima divisione. Lo capisco dai resti degli scarponi, dal tipo di munizioni per il fucile modello ‘91, dalla bomba a mano Sipe, che ho recuperato attorno allo scheletro. Era un uomo giovane, forte, lo smalto dei denti è in ottimo stato. Era alto almeno un metro e ottanta», aggiunge. Uno dei tanti giovani dei due eserciti che non è più tornato. Tanti elementi lasciano pensare che sia morto negli attacchi italiani del giugno-luglio 1915”.

 

“In quel periodo i comandi italiani cercavano di attestarsi sulle cime e le creste più alte che controllavano la Val Cordevole e potevano aprire un eventuale passaggio di avanzata verso Bolzano», racconta Michele Simonetti-Federspiel, esperto di storia locale e curatore del “Museo della Gran Vera” di Moena al Corriere della Sera.

 

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