Team francese punta alla discesa in sci della sud-ovest dell’Alpamayo

Otto giovani partono a breve per un progetto di sci estremo sui Seimila delle Ande

Il gruppo dei giovani francesi, con lo sci ripido che gli scorre nelle vene, ha un bel progetto, un progetto ambizioso sulle Ande. Le ossa se le son fatte su alcune delle pareti più ripide delle Alpi, nel massiccio del Monte Bianco.

Sotto coi 6000

Ora mirano a qualcosa di più. Ai 6000. E nel mirino c’è anche la parete sud-ovest dell’Alpamajo. Sarebbe la prima assoluta sulla “Montagna più bella del mondo”, come l’ha definita l’Unesco.

Ma nel mirino del team non c’è solo l’Alpamayo. Hanno puntato a un po’ di vette della Cordillera Blanca peruviana, che culmina a 6.768 m con la vetta del Huascaran. Da Huaraz, loro campo base per la spedizione, sperano di cavalcare pareti più ripide delle Alpi grazie all’afflusso delle correnti oceaniche che agiscono sulla neve permettendole di resistere sui pendii più ripidi.

Sono in 8. Un viaggio di circa 50 giorni. Nel programma ci sono la via normale del Pisco (5.752 m) poi la vetta di Shacsha Sur (5.697 m), per familiarizzare con il ripido pendio peruviano e acclimatarsi.

Alpamayo, perché no…

Poi i Seimila: la parete sud del Palcaraju (6.274 m), la cresta sud del Quintaraju (6.040 m), la parete nord-ovest di Huandoy Norte (6.395 m), la parete sud-est del l’Artesonraju (6.025 m), e, perché no, la prima discesa con gli sci della parete sud-ovest dell’Alpamayo (5.947 m), Huascaran, la prima ripetizione della parete sud-ovest del Ranrapalca (6.162 m) ) o la ripetizione della linea aperta da Marco Siffredi sul Tocclaraju (6.032 m) più di 20 anni fa.

Chi sono

Partenza tra giugno e luglio. Loro sono Aurélien Lardy, Jules Socié, Gaspard Ravanel, Mathieu Moullier, Gaspard Buraud, Damien Arnaud, Maxime Aubry e Adrien Rui.

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