Team italiano verso la Miyar per aprire una nuova via nella Yosemite dell’India

La squadra è composta da Francesco Ratti, Jerome Perruquet, Lorenzo D’Addario e Alessandro Baù: il loro obiettivo, Mahindra Peak (6.080 mt) o Neverseen Tower (5.800 mt)

Si apre il sogno di una nuova via per Francesco Ratti, Jerome Perruquet, Lorenzo D’Addario e Alessandro Baù, pronti a partire per un’altra avventura che li vedranno impegnati dal 4 settembre al 6 ottobre. Destinazione di questa spedizione è la Miyar, una valle situata a nord-ovest del distretto di Lahaul e Spiti nello stato dell’Himachal Pradesh, in India. Una valle lontana e per molti ancora ignota che la popolazione locale ama definire come la “Valle dei Fiori”, un piccolo angolo di mondo straordinario che si inserisce in una distesa di fiori e prati sconfinati, torrenti glaciali, morene e massi rocciosi.

Ratti Si tratta di una valle che si estende per oltre 75 km da Udaipur fino al grande Kang La. Miyar Nala, come viene spesso chiamata, con il fiume Miyar che scende dalla bocca del ghiacciaio Kang La nel fiume Chenab per quasi 50 km. Questo ghiacciaio si estende per altri 24 km fino all’alto Kang La Jot (5.468 m).

Circondati da una corona interminabile di vette e montagne appuntite verso l’alto di cui non si conosce né principio né fine, la spedizione di Francesco Ratti (Guida alpina del Cervino, atleta Millet) e dei suoi compagni metterà il campo base a circa 3950 mt. nella valle di Miyar e poi si sposterà in campi avanzati nelle principali valli laterali del ghiacciaio per avvicinarsi alle imponenti pareti di granito che delimitano l’area.
Focus principale di questa impresa è il raggiungimento di due cime precise: Mahindra Peak (6.080 metri) e Neverseen Tower (5.800 metri). Entrambe le vette sono già state oggetto di alcune ascensioni in passato, ma i quattro alpinisti avranno la possibilità di scalare nuove linee sulle loro straordinarie pareti di granito, guidati dal sogno di aprire una nuova via tecnica su una di queste montagne.

Ratti Il sogno è già iniziato, non resta che godersi il viaggio, nella speranza di arrivare in cima e di guardarsi indietro carico di orgoglio, ma con la consapevolezza che, comunque andrà, sarà una vittoria a livello professionale e personale.

La Miyar Valley

Nell’Himalaya indiano, lontano dai principali circuiti turistici, si cela un paradiso di roccia ancora poco esplorato: la Miyar Valley. Per descrivere il fascino alpinistico della zona, Sir Chris Bonington scelse una espressione emblematica: “Yosemite dell’India”.
Situata nella porzione nordoccidentale del distretto di Lahaul e Spiti dell’Himachal Pradesh, la Miyar Valley si estende per oltre 75 km dalla città di Udaipur (2.649 m) al Kang La Pass (5.500 m ca.), uno tra i passi di montagna più alti al mondo, e risulta coperta per oltre il 50% da ghiacciai. Le poche centinaia di abitanti presenti sul territorio basano la propria economia su agricoltura e allevamento. Salendo in quota, oltre i prati e i campi coltivati, inizia il paradiso alpinistico: innumerevoli vette dalle pareti di granito, molte delle quali ancora inviolate.
L’attenzione del team, come detto, si concentrerà in particolare su due potenziali obiettivi: la Neverseen Tower (5.800 m) e il Mahindra Peak (6.080 m). Entrambi i picchi himalayani sono stati oggetto di prime salite nel recente passato. La prima ascesa della Neverseen Tower porta i nomi degli italiani Massimo Marcheggiani, Leone Di Vincenzo e Alberto Miele (1992). Agli americani Dave Sharratt e Freddie Wilkinson va il merito di aver salito per primi il Mahindra Peak (2007). Proposito delle 4 guide alpine è di tracciare una nuova via su una delle due vette. Quale montagna e quale parete nello specifico, rappresentano attualmente incognite che sarà possibile risolvere soltanto una volta giunti a destinazione. 

Ratti L’idea di partire per una spedizione di questo tipo è nata da me e Lorenzo, motivati dalla voglia di fare un viaggio in un luogo selvaggio, con un buon potenziale per “esplorare” e aprire vie nuove. Questa valle dell’India ci ha subito incuriosito, e facendo varie ricerche si è rivelata il luogo ideale per quel che avevamo in mente. Jerome e Alessandro si sono mostrati da subito entusiasti del progetto e in poco tempo abbiamo creato una squadra affiatata. Tra di noi solo Alessandro è già stato in India, ma non in questa zona e non per scopi alpinistici. Di fatto sarà per tutti un viaggio alla scoperta di un Paese nuovo e non vediamo l’ora di partire.

L’avvio della “Miyar Expedition 2023” è ormai vicino: volo da Milano a Nuova Delhi, dalla capitale indiana il gruppo raggiungerà in auto Manali, nell’Himachal Pradesh, per proseguire il giorno successivo fino al villaggio di Shukto. Qui avrà inizio il trekking, che avrà durata prevista di 3 giorni. Dopo una prima tappa presso il villaggio di Khanjar-Thanpattan (3.750 m) e una seconda presso il campo di Zardung (3.880 m), il terzo giorno di cammino è atteso l’arrivo al campo base, che sarà installato a circa 4.000 metri di quota. Una volta sul posto sarà il momento di scegliere l’obiettivo centrale della spedizione: Neverseen Tower o Mahindra Peak? 

Il team Sceglieremo la montagna e la parete che sarà il nostro obiettivo primario in base alle condizioni che troveremo al nostro arrivo. Abbiamo elaborato diverse idee sulla base delle foto in nostro possesso, ma per esperienza sappiamo che spesso la realtà è diversa da ciò che si può immaginare a partire da uno scatto. Dovremo dunque essere pronti ad adattarci, e anche a improvvisare, in funzione di quello che troveremo e scopriremo una volta arrivati alla base delle pareti.

Il team della Miyar Expedition 2023

 

  • Francesco Ratti
  • Alessandro Baù
  • Jerome Perruquet
  • Lorenzo D'Addario

 

FRANCESCO RATTI. Alpinista e guida alpina originario di Lecco, vive a Valtournenche (AO) e nel suo curriculum alpinistico vanta diverse prime ascese nelle Alpi e nel mondo (inclusi Nepal, Pakistan e Patagonia).

ALESSANDRO BAÙ. Alpinista e guida alpina di Padova, annovera nella sua carriera alpinistica diverse prime salite realizzate nelle Dolomiti e spedizioni in tutto il mondo, tra cui Pakistan e Patagonia.  

LORENZO D’ADDARIO. Alpinista e guida alpina, è un grande esperto nel tracciare nuove vie su pareti di roccia estremamente verticali. La sua attività si concentra in Italia, sulle Dolomiti e nella Valle del Sarca in Trentino. 

JEROME PERRUQUET. Giovane alpinista e guida alpina di Valtournenche (AO), è cresciuto nella valle del Cervino. Nonostante la giovane età ha acquisito una vasta esperienza alpinistica al di fuori delle Alpi, partecipando a diverse spedizioni in tutto il mondo, tra cui Patagonia, Nepal e Pakistan (dove ha realizzato la salita del K2 senza ossigeno).  

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