Trump fa dietro-front: il Mckinley non tornerà a chiamarsi Denali

McKinley

Il monte Mckinley, il più alto d’America ( 6.168 mt) nelle intenzioni di Obama doveva tornare all’antico. Antico nel senso che doveva tornare a chiamarsi Denali, il nome che gli diedero i nativi americani.

Un centinaio di anni fa fu chiamato McKinley da un esploratore in onore del 25esimo presidente degli Stati Uniti. La decisione di ridargli il nome originario arrivò nel settembre 2015 direttamente dal presidente degli Stati Uniti Obama, in visita in quei gironi in Alaska.

“Denali” nella lingua locale significa “quello grosso”. Il motivo? L’intento di Obama era di migliorare i rapporti con i nativi americani. “È un atto simbolico, ma il nome “Denali” sarà concretamente scritto su tutte le mappe e guide. È stata la cosa giusta da fare” disse allora Julia Kitka, presidente dell’associazione dei nativi americani dell’Alaska.

Ma, come sempre, c’è l’altro lato della medaglia. Contro la Casa Bianca si scatenò una bufera di reazioni politiche. L’accusa di molti, anche in Congresso, fu che la decisione rappresentava un insulto per lo stato dell’Ohio e la sua popolazione. Perchè dell’Ohio era William McKinley, il 25/mo presidente Usa a cui i colonizzatori dedicarono il monte nel 1896.

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Ma la notizia di questi giorni è che il neopresidente a stelle e strisce Donald Trump è intenzionato, come promesso in campagna elettorale, a fare un passo indietro. Quindi dietro-front non solo su riforma sanitaria, politica estera, immigrazione, orticello della Casa Bianca… la montagna più alta d’America si chiamerà ancora McKinley. Trump lo ha scritto anche su Twitter. Staremo a vedere…

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