Tutti i 4.000 delle Alpi in 80 giorni, Wohlleben rinuncia. Steck va avanti da solo

L’alpinista tedesco costretto ad abbandonare il progetto “82 Summits” a causa di un dolore ad un gamba dopo l’atterraggio in parapendio dallo Schreckhorn. Allo svizzero mancano ancora 75 vette 

82 summit alpi

 

Il tedesco Michael Wohlleben ha annunciato di rinunciare al progetto di salire le 82 vette oltre i 4000 metri delle Alpi. Lo ha fatto in un videomessaggio. Il motivo? Un atterraggio sbagliato durante la discesa in parapendio dallo Schreckhorn, da allora una gamba gli ha iniziato a dar fastidio e quindi impossibile continuare in queste condizioni. Il progetto continua, però. Continua per lo svizzero Steck, anche se ci saranno, si presume, dei cambiamenti. I due hanno già archiviato Monch,  Jungfrau, Piz Bernina, Schreckhorn, Lauteraarhorn, Lagginhorn. Ma le vette sono ancora tante dinanzi allo svizzero (75), anche se la speranza che l’alpinista tedesco possa ricongiungersi con lui non sono del tutto svanite.

Il progetto prevede di salire tutte le 82 cime delle Alpi oltre i 4000m di quota comprese nell’elenco dell’UIAA e di farlo in soli 80 giorni senza uso di mezzi a motore.

Nel totale il progetto prevede il superamento di oltre 100,000m di dislivello e circa 1000km in bici.

 

Non è la prima volta e non sono i primi a cimentarsi in tale obiettivo sulle Alpi. Altri lo hanno fatto precedentemente, anche nel recente passato, anche tragicamente. Nel 2004 il francese Patrick Berhault ha perso la vita mentre percorreva la cresta tra il Taschhorn ed il Dom. Nel 2007 ci è riuscito la guida alpina slovena Miha Valic, lo ha fatto in 102 giorni. Però in inverno. Ultimi, in ordine di tempo, gli italiani Franco Nicolini e Diego Giovannini; i due sono saliti in 60 giorni.

 

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