Una petizione online per salvare i ghiacciai alpini

Legambiente ha lanciato una petizione chiedendo ai cittadini e ai rappresentati del mondo della scienza, della cultura, dello sport, dello spettacolo di sostenere la battaglia e rendere concrete le azioni che Legamente propone al centro del Manifesto “Una governance dei Ghiacciai e delle risorse connesse”.

Legambiente da anni combatte per difendere i ghiacciai alpini, sentinelle per eccellenza dei cambiamenti climatici. La campagna Carovana dei Ghiacciai va avanti da quattro anni, monitorano lo stato di salute dei ghiacciai alpini e quest’anno in collaborazione con CIPRA (Commissione Internazionale per  la Protezione delle Alpi) ha assunto una dimensione internazionale facendo tappa in Austria e Svizzera.

L’allarme

Vanda Bonardo Responsabile nazionale Alpi Legambiente e Presidente Cipra Alle alte quote gli effetti dei cambiamenti climatici sono più forti, si toccano con mano. Qui più che altrove si capisce che siamo nel bel mezzo dell’Antropocene, per definizione quell’epoca dove l’ambiente terrestre è fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana, soprattutto a causa del consistente aumento della concentrazione della CO2 in atmosfera. Nelle ultime centinaia di migliaia di anni, per una complicata combinazione di fenomeni fisici sul nostro pianeta il clima è oscillato in modo pressochè regolare tra periodi più freddi (periodi glaciali) e periodi più miti caratterizzati dall’arretramento dei ghiacciai (periodi interglaciali). Ma poi, come evidenziato negli studi dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico), nella seconda metà del secolo scorso, a causa dell’invadente presenza umana, la curva ha subito un’impennata inimmaginabile spingendosi sempre più verso l’alto, andando a rincorsa dell’incremento della CO2 in atmosfera. E il susseguirsi armonico dei cicli è saltato. Si è perso il ritmo, tutto ora si sta scombussolando in modo impressionante: siamo in presenza di un’inaudita accelerazione dei fenomeni tanto che il dato a volte sfugge di mano persino agli studiosi.
Il cambiamento climatico (come tutti i cambiamenti) confligge con l’idea che il mondo vada avanti sempre nella stessa maniera e che, passata l’emergenza, tutto tornerà come prima. Ora però non si può più far finta di niente, è arrivato il momento di accettare che quel che pareva immutabile è destinato a mutare. I ghiacciai rappresentano uno degli indicatori più evidenti che questa possibile nuova apocalisse a puntate: la spia rossa che si accende per segnalarci che il motore non funziona più bene. Le montagne europee si stanno, infatti, riscaldando a una velocità circa doppia rispetto al resto del continente, offrendo uno spaccato del futuro, un’anticipazione di quello che succederà tra una decina d’anni in altre parti dei Paesi europei.

Tempo di agire

Legambiente batte i pugni e dice che sia tempo di agire meglio e subito anche attraverso una governance europea. Per questo motivo è stata lanciata la petizione on line.

Chiediamo ai cittadini e ai rappresentati del mondo della scienza, della cultura, dello sport, dello spettacolo di sostenerci e di unirsi a noi, di rendere concrete le azioni che proponiamo al centro del Manifesto Una governance dei Ghiacciai e delle risorse connesse, già sottoscritto da importanti rappresentati della scienza, glaciologi ed esperti del clima.
A chi ci governa chiediamo di mettere in campo interventi concreti per farsi portavoce di una governance europea dei ghiacciai per contrastare gli effetti della crisi climatica, per prendersi cura dei giganti bianchi riconoscendo il grande valore che essi hanno, per salvare i nostri ecosistemi e con essi le nostre risorse naturali.

FIRMA PER I GHIACCIAI

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio