Vandali al Rifugio Allievi Bonacossa in Val Masino

Gravemente danneggiate alcune strutture di servizio. Le immagini dei danni

Ancora vandali in montagna. Stavolta ad essere stato preso di mira è il Rifugio Allievi Bonacossa in alta Val di Zocca (Val Masino)

La notizie dei danni la dà il Cai Milano sulle sue pagine social.

Domenica 16 Agosto sono state gravemente danneggiate alcune importanti strutture di servizio del nostro rifugio Allievi Bonacossa, in alta val di Zocca. In particolare è stata asportata la turbina di produzione dell’energia elettrica, messa fuori uso la vasca di captazione e, forse, la condotta forzata, inoltre è stato lievemente danneggiato l’impianto di fornitura dell’acqua potabile. I nuovi Gestori hanno dovuto chiudere temporaneamente il rifugio costringendo al ritorno a valle dei circa 40 ospiti in quel momento presenti.
Come noto il rifugio è tappa intermedia obbligata del Sentiero Roma, particolarmente frequentato in questo momento. Sono in corso le attività per consentire una rapida riapertura che, si pensa, potrà avvenire già da mercoledì 19 agosto prossimo. Si invitano gli alpinisti ed escursionisti che avessero per meta il rifugio a telefonare al numero 0342 614200 prima di intraprendere l’escursione. Ovviamente è stata immediatamente sporta denuncia alla competente stazione dei Carabinieri.
Pubblichiamo alcune immagini dei danni subiti.

Il Rifugio Allievi Bonacossa

Nel 1897 la Sezione di Milano, edificava tra questi monti un primo rifugio denominato Capanna Zocca, distrutta l’anno seguente. Nel 1905 venne edificato un rifugio (dedicato a Francesco Allievi)  che, abbattuto da una valanga nel 1916, venne riedificato nel 1918 da un distaccamento del Quinto Reggimento Alpini.

Ormai non più rispondente allo sviluppo avuto dall’alpinismo, la sezione di Milano, con il concorso del CAAI, costruiva nel 1984, nelle vicinanze, il rifugio Bonacossa.

Inaugurato nel 1988, ricorda i fratelli Aldo, alpinista accademico, autore nel 1915 della prima monografia italiana dedicata al Gruppo Ortles-Cevedale e del volume Masino-Bregaglia-Disgrazia edito nel 1936 nella collana CAI/TCI “Guida dei monti d’Italia” e Alberto, personalità di spicco dello sport italiano e presidente della Sezione dal 1930 al 1937.

 

Come raggiungere il Rifugio

Superato il centro di San Martino Valmasino si prosegue verso la località Bagni. Alla seconda curva si imbocca una strada che conduce all’ampio parcheggio presso l’osteria Gatto Rosso. Da qui, a piedi, si procede per la mulattiera, lungo la pianeggiante Valle di Mello.

Costeggiando il torrente si imbocca sulla sinistra il sentiero indicato da un cartello. Dapprima traccia tra erba e massi, poi sempre più marcato il sentiero si innalza deciso. Attraverso un’abetaia, si porta al di sopra della cascata del torrente Zocca che varca su un ponte, per proseguire fino alla Casera di Zocca m 1725.

Il sentiero sale quindi ripido e, per una stretta rocciosa, perviene al Piano di Zocca m 2070 per poi risalire fino al rifugio (ore 4).

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