Adamello, il crollo ha creato un enorme cratere sul Ghiacciaio del Mandrone

Dai rilievi effettuati si è creata a 2600 mt una dolina circolare di circa 10.000 mq di superficie con un diametro di 100 m e una profondità massima di 15 metri. Si stima che il volume del ghiaccio collassato sia di circa 100-120.000 mᵌ

Adamello: collassa il ghiacciaio del Mandrone. Lo scorso 9 settembre, i tecnici del Centro Nivometeorologico di Arpa Lombardia, in collaborazione con il Servizio Glaciologico Lombardo e l’Ufficio Previsioni e Pianificazione – Meteotrentino della Provincia Autonoma di Trento, hanno effettuato un rilievo “aerofotogrammetrico” del collasso in corso sulla lingua del ghiacciaio del Mandrone.

Il ghiacciaio, che fa parte del complesso glaciale dell’Adamello, si trova a cavallo fra il territorio lombardo e quello trentino. Ed è caratterizzato da un plateau pianeggiante alla sommità con lingue radiali di ghiaccio che si dipartono dal corpo centrale.

Fra queste, è in particolare quella del Mandrone, che scende verso la Val Genova, ad aver subito negli ultimi anni una drastica riduzione. Assottigliandosi considerevolmente.

I fotogrammi e le misure

Attraverso fotogrammi scattati da un drone, i tecnici hanno potuto rilevare le caratteristiche dell’area calcolandone le dimensioni effettive.

Dalle misure effettuate, il crollo – avvenuto presumibilmente nella notte tra il 24 e il 25 agosto – risulta aver creato, a una quota di circa 2600 m, un’imponente dolina circolare di circa 10.000 mq di superficie. Con un diametro di 100 m e una profondità massima di 15 metri. Si stima che il volume del ghiaccio collassato sia di circa 100-120.000 mᵌ.

Il cratere

Il cratere è caratterizzato dalla presenza di una serie di crepacci concentrici, che circondano svariati blocchi di ghiaccio colossali.
Questi ultimi, sciogliendosi e crollando verso il basso, stanno innestando un rapido arretramento della parte anteriore del ghiacciaio che in pochissimi anni collasserà a sua volta.

Inoltre, immediatamente a monte dell’attuale voragine, iniziano a delinearsi i segni di un successivo collasso. Che sarà probabilmente più evidente già dalle prossime estati.

Questi fenomeni, sempre più frequenti, denotano il grave stato di sofferenza in atto. I ghiacciai conservano la memoria del clima e dell’ambiente dell’area in cui si trovano.

 

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A causa del ritiro inesorabile provocato dal riscaldamento globale questi ambienti, che peraltro rappresentano un patrimonio scientifico unico, sono sempre più a rischio. Unitamente al potenziale idrico che conservano e che è di vitale importanza per l’intero ecosistema montano.

Il video Adamello, Ghiacciaio del Mandrone

In questo video pubblicato sul canale YouTube di Arpa Lombardia, le immagini spettacolari che testimoniano gli effetti dei cambiamenti climatici sul ghiacciaio.

 

fonte – foto

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