Addio all’alpinista polacca Anna Czerwinska

È morta all’età di 73 anni, Anna Czerwinska, forte alpinista polacca che è salita su 6 Ottomila e prima donna polacca a completare le “Seven Summits” (in soli 5 anni) Non solo. Czerwinska è stata la seconda polacca, dopo Wanda Rutkiewicz, a scalare l’Everest (2000), prima polacca su Lhotse (2001) e Makalu (2006). Sua anche la prima invernale femminile della Nord del Cervino (1978) con Krystyna Palmowska, Wanda Rutkiewicz e Irena Kesa.

Nata il 10 luglio 1949, era laureata in Scienze farmaceutiche ma presto scelse di seguire i sentieri di montagna.  Ha iniziato ad arrampicare sui Monti Tatra a cavallo degli anni Settanta, poi Alpi, Dolomiti, Karakorum e Himalaya.

Sui Giganti

  • 15 luglio 1985 – Nanga Parbat con Wanda Rutkiewicz e Krystyna Palmowska (per la prima volta il Nanga veniva scalato da un team di sole donne)
  • 21 maggio 2000 – Everest (seconda salita femminile polacca)
  • 06 ottobre 2000 – Shisha Pangma cima Middle (8.013 m)
  • 21 maggio 2001 – Lhotse (prima donna polacca in vetta)
  • 25 settembre 2001 – Cho Oyu
  • 02 agosto 2003 – Gasherbrum II
  • 25 maggio 2006 – Makalu (prima donna polacca in vetta)

“Seven Summits”

  • Monte Bianco – 1978
  • Aconcagua – 1995
  • Kilimanjaro – 1995
  • McKinley (ora Denali) – 1996
  • Elbrus – 1996
  • Kościuszko – 1996
  • Vinson – 1998
  • Piramide di Carstensz – 1999
  • Everest – 2000

È stata anche insignita, nel 2004, della Croce d’argento al merito. Poi nel 2019 la Medaglia Kalos Kagathos per gli eccezionali risultati sportivi raggiunti.
Membro onorario dell’Associazione alpinistica polacca.

Insomma, ha lasciato un segno indelebile nel mondo alpinistico polacco e mondiale.

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