Annapurna, fallito il tentativo sulla NO per Bielecki e Hatala

Niente da fare anche questa primavera per il polacco Adam Bielecki che, insieme a Mariusz Hatala, voleva aprire una nuova via sulla parete nord-ovest dell’Annapurna. I due dopo essersi acclimatati in Cile, sulle montagne della regione di Atacama, sono arrivati in Nepal. Doveva unirsi a loro il tedesco Felix Berg, poi quest’ultimo ha scelto (con successo) il Manaslu. Non si sa se ora si unirà al team originario.

Tentativi precedenti

Bielecki è già stato con Berg in Himalaya con l’obiettivo di aprire una nuova via su quella parete. Due volte. L’ultima nel 2019. Fallirono a causa del maltempo: non riuscirono nemmeno ad acclimatarsi come dovuto sul Langtang Lirung.

Nella primavera 2017 Bielecki e Berg erano con lo scozzese Rick Allen. Il loro obiettivo primario era una nuova via sulla Nord del Cho Oyu, ma ebbero problemi con i visti per il Tibet e ripiegarono sull’Annapurna. Si acclimatarono sul Tilicho Peak. Il tentativo sull’Annapurna si femò a 6.700 metri a causa del maltempo.

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La spedizione

E nemmeno stavolta è andata bene. A causa delle condizioni della parete. Il tutto lo spiega lo stesso Bielecki in un’intervista rilasciata alla testata polacca WSpinanie (leggi QUI), dove racconta i loro tentativi, parla di eventuale riscaldamento climatico come causa delle condizioni della parete (roccia, poco ghiaccio) o della poca neve caduta questo inverno e dice che probabilmente, se il meteo è clemente, tenteranno in (semi) stile alpino la salita per la via normale. Leggeri, veloci, soli, utilizzando però le corde fissate dagli sherpa.
Ciò che alla fine li ha fatti desistere è stata la scarica di pietre sulla parete; Bielecki, come racconta, è stato anche colpito…

Uno stralcio dell’intervista

Bielecki La parete Nord-Ovest  era secca. Le sezioni di ghiaccio dove nel 2017 abbiamo lavorato facilmente, hanno lasciato posto a roccia. Non so fino a che punto questo sia dovuto al riscaldamento globale o sia proprio di questa particolare stagione. In qualche misura è simile con quanto si osserva sulle Alpi, dove le vie storiche non sono più percorribili, perché semplicemente c’è sempre meno ghiaccio. Dalle informazioni dalla gente del posto, so che in inverno ci sono state pochissime nevicate, probabilmente questa può essere la causa diretta.
Mariusz ed io abbiamo tentato di completare la nostra via… ma abbiamo scoperto che sulla roccia c’era poco ghiaccio. Era decisamente difficile assicurarsi durante l’arrampicata e molto dispendioso in termini di tempo, rispetto alla scalata su ghiaccio. Poi le pietre in caduta ci hanno fatto capire che era tempo di abbandonare il tentativo. Da molti anni il mio sogno è quello di aprire una nuova via  su un Ottomila in puro stile alpino, con una piccola squadra. Ora comincio ad avere dei dubbi.
Non ho mai voluto scalare questa montagna per la via Normale. Ma ora la situazione è un po’ diversa: non c’è nessun altro sulla montagna. Se iniziassimo a scalare ora, potremmo farlo nello stile che mi è più congeniale. Saremmo soli in quota e saliremmo senza depositi portando tutto il necessario. Se non fosse per il fatto che useremo le corde fisse sistemate dalle squadre di sherpa, potremmo parlare di puro stile alpino. Una sfida del genere mi attira. Ma le previsioni sono scarse e l’innevamento è elevato. Porteremo ancora un po’ di pazienza…

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