Arriva il Ddl sulla montagna

Costituito un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2022 e 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023. Gli interventi per giovani, agricoltura, sanità e scuola, internet e telefonia mobile...

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione odierna, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.
Il provvedimento introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese.
Il ddl, inoltre, si pone l’obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.

Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI)

Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.

La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023.

Misure

Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:

  • sanità di montagna;
  • scuole di montagna;
  • servizi di telefonia mobile e accesso a internet;
  • incentivi agli imprenditori agricoli e forestali;
  • misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”;
  • misura “Io resto in montagna”;

L’obiettivo del Governo è di sviluppare e valorizzare la montagna e creare le condizioni affinché i giovani decidano di restare, in modo tale che gli oltre 4mila comuni che in Italia sorgono su territori montani oltre a un passato fatto di storie e tradizioni possano avere anche un futuro.

Basti pensare che se la superficie montana complessiva occupa il 49% di quella nazionale, dal 2011 al 2019 solo nei comuni totalmente montani la popolazione ha subito un calo di 149.371 unità e la densità abitativa media si è assestata su 61 abitanti/kmq, a fronte di una media nazionale pari a 197 abitanti/kmq.

Quindi si comincia da misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”. Ma anche un credito di imposta, in misura pari al 10 per cento del valore degli investimenti effettuati negli anni dal 2022 al 2025, per gli imprenditori agricoli e forestali che, scrive Il Sole 24 Ore, esercitano la propria attività nei comuni montani e che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima. I rifugi di montagna possono essere concessi in locazione, fatte salve le prioritarie esigenze operative e addestrative del ministero della Difesa. Sono inoltre previste soluzioni per favorire i servizi di telefonia mobile e l’accesso ad internet.

Misure fiscali per i giovani imprenditori

Misure fiscali di vantaggio a favore di piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei comuni montani in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 35 anni di età alla data di entrata in vigore della presente legge. Per i primi tre periodi d’imposta decorrenti dall’anno di inizio dell’attività, un contributo, sotto forma di credito di imposta, in misura pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito d’impresa determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell’importo di 80.000 euro, e l’imposta calcolata sul medesimo reddito applicando l’aliquota del 15 per cento.

“Io resto in montagna”

Arriva poi “Io resto in montagna”, una formula per incentivare la residenzialità in montagna, in alternativa alla detrazione prevista dall’articolo 15, comma 1, lettera b), del testo unico delle imposte sui redditi, con riferimento agli interessi passivi pagati in dipendenza di mutui contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale nei comuni montani con popolazione residente non superiore a 2.000 abitanti, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 100% degli interessi passivi entro un ammontare di 500 euro e pari all’ 80% sulla parte degli interessi passivi che eccede il limite di 500 euro fino a 1.125 euro. L’agevolazione è disposta in favore dei contribuenti che non hanno compiuto quarantuno anni di età nell’anno in cui l’atto di acquisto dell’immobile e quello di accensione del mutuo sono rogitati e si applica ai soli immobili non ricadenti nella categoria catastale A/1, A/8 e A/9.

Il Tavolo Tecnico

Viene previsto un Tavolo tecnico scientifico permanente per lo sviluppo delle montagne italiane: è una struttura di supporto tecnico-scientifico al Dipartimento degli affari regionali che può avvalersi anche della collaborazione delle università e di altri soggetti, pubblici e privati, che operano sui territori, dotati di comprovata esperienza. Il Tavolo coadiuva il Dipartimento nel predisporre la relazione annuale sullo stato della montagna e nell’elaborare la Strategia nazionale per le montagne italiane.

Sanità

A decorrere dal 2023 verrà riconosciuto annualmente un credito d’imposta pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro a favore di chi presta servizio in strutture sanitarie e socio-sanitarie di montagna e prende in locazione un immobile a uso abitativo per fini di servizio,
Il beneficio è concesso anche a coloro che, per i fini di servizio, acquistano un immobile ad uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario e spetta annualmente in misura pari al minor importo tra il sessanta per cento dell’ammontare annuale del finanziamento e l’importo di 2.500 euro.

Scuole

Viene riconosciuto annualmente un credito d’imposta pari al minor importo tra il 60 per cento del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro a favore di coloro che prestano servizio nelle scuole di montagna di ogni grado e prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio.Il credito d’imposta spetta anche a coloro che, per i fini di servizio, acquistano in un comune montano un immobile ad uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario e spetta annualmente in misura pari al minor importo tra il sessanta per cento dell’ammontare annuale del finanziamento e l’importo di 2.500 euro.

Internet e telefonia mobile

Allo scopo di favorire i servizi di telefonia mobile e l’accesso ad internet, si prevede che i contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali dispongano interventi sulle infrastrutture di competenza idonei a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Viene sottolineato che la copertura dell’accesso ad internet in banda cosiddetta ultralarga rappresenta una priorità per lo sviluppo socio-economico dei territori montani specie se a rischio di spopolamento. È una norma programmatica.

Agricoltori e selvicoltori

È riconosciuto agli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei comuni montani e che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima, un contributo, sotto forma di credito di imposta, in misura pari al 10 per cento del valore degli investimenti effettuati negli anni dal 2022 al 2025.

Pascoli

Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, deve predisporre le linee guida per le Regioni finalizzate all’utilizzazione razionale ed alla valorizzazione dei pascoli montani.

Fondi rustici

Arrivano agevolazioni fiscali per il trasferimento di proprietà di fondi rustici in comuni montani. Nella sostanza, viene escluso che le agevolazioni fiscali (imposta di registro e ipotecaria in misura fissa ed esenzione dalle imposte catastali) siano applicate unicamente ai territori montani con terreni situati ad una altitudine non inferiore a 700 metri sul livello del mare, ai terreni compresi nell’elenco dei territori montani compilato dalla commissione censuaria centrale e ai terreni facenti parte di comprensori di bonifica montana.

Energia

Il Consiglio dei ministri ha affrontato anche il nodo energia, sbloccando la realizzazione di sei parchi eolici, che assicureranno una potenza pari a 418 MW. Saranno realizzati in Puglia, Basilicata e Sardegna.

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