Cos’è il Gorpcore? La montagna veste la città
Cos’è il Gorpcore? È un termine che deriva dal mondo della moda. È l’acronimo di Good Ol’ Raisins and Peanuts, ossia lo snack con la frutta secca – classico mix energetico degli escursionisti – e risale a qualche anno fa dopo la pubblicazione di un articolo del magazine The Cut. Abbigliamento brutto ma utile, diceva così – più o meno – quell’articolo.
Ora c’è una novità. Quell’abbigliamento piace pure. Non solo ripara dal freddo, vento e acqua, è traspirante durante le giornate estive, ma è diventato anche di moda. Il lockdown c’entra qualcosa. C’entra perché, come sappiamo, appena è stata data la possibilità di mettere piede fuori di casa, in molti hanno preso la via della montagna. Con la scoperta (con relativi risvolti negativi; vedi i fatti di cronaca) della natura, delle escursioni, dell’aria pulita e dei bei panorami, di animali selvatici e polenta buona nei rifugi.
E poi ci sono i social, dove tutto fa tendenza. Basta guardare l’hashtag #gorpcore su TikTok: ha milioni e milioni di visualizzazioni.
È anche vero che gli appassionati di montagna si vestono così da anni, conoscendone l’utilità e forse – la maggior parte delle volte! – fregandosene dell’estetica e della moda. Ora, invece, in molti hanno inziato a conoscere il bello di vestirsi a cipolla, dei capi impermeabili, antivento, softshell, suole antiscivolo, ecc ecc…
C’è anche un’altra cosa da rilevare: tale abbigliamento, sino a qualche anno fa, era visto come stile prevalentemente maschile, ora invece l’elemento di genere è stato completamente abbandonato.
Un problema c’è, e gli appassionati di montagna lo sanno bene. Questi capi costano come l’oro! E più si punta su qualità, innovazioni, performance di un capo, più i costi diventano esorbitanti.
Buona montagna a tutti. Buona città a tutti.