Daniele Nardi al festival “Le parole della montagna” sui Sibillini

L’alpinista laziale parlerà della sua storia, delle sue imprese della spedizione invernale 2015 sul Nanga Parbat. Il programma del festival

Locandina

 

Entra nel vivo il festival “Le Parole della Montagna”. Come negli anni precedenti, ciò a cui si è puntati con questo festival è far trasparire una concezione “diversa” della montagna stessa, intesa non più come semplice massa di rocce e mero strumento di scalate ed escursioni, ma come un’ascesa verso il trascendente.

 

Il tema

Dopo il Silenzio dello scorso anno, quest’anno gli organizzatori hanno deciso di utilizzare come tema portante quello del Vuoto, che “ci permette – scrivono sul sito web – però di elevarci ad uno stato di pienezza dell’Essere grazie ad un netto distacco dalle distrazioni – materiali e non – che la vita ordinaria ci pone davanti, e che diventano di fatto veri e propri ostacoli tra noi e la conoscenza di noi stessi. Osservandoli in quest’ottica, Smerillo e Montefalcone Appennino si prestano in particolar modo a ricoprire una funzione “isolatrice dello spirito”, non offrendo nulla più che i luoghi stessi”.

 

Il programma

Per quanto riguarda il programma in sé, il festival si terrà a Smerillo dal 23 al 26 Luglio 2015, anche se prima di questa data “abbiamo, come nella scorsa edizione, organizzato – aggiungono gli organizzatori – un’anteprima del festival a Montefalcone Appennino, che quest’anno avrà luogo dal 19 al 22 Luglio 2015.

Nel programma del festival, troverete incontri e racconti, musica, mostre d’arte, laboratori esperienziali ed un agorà poetico, il tutto sul tema del vuoto.

Nell’anteprima, vi offriremo workshops e serate di cinema, con una ottima rassegna di film sulla montagna e non.

Continuate a seguirci per conoscere le ultime novità ed ulteriori dettagli”.

 

Il Festival

Il Festival è nato nel 2010 da un’idea di Simonetta Paradisi –Direttore Artistico del Festival – che ha voluto riunire intorno ad un raffinato cenacolo, uomini di cultura, filosofi, musicisti, artisti per parlare della montagna in termini filosofici e spirituali.

Il suggerimento iniziale origina, infatti, proprio dalla sua convinzione che il camminare non ha valore quando si traduce in prova di eroismo o peggio ancora sfida al pericolo, ma diviene esperienza fondante dell’individuo quando conduce ai territori dell’anima, in una ricerca di sé e dell’Altro. Valorizzando la propria personale esperienza di montagna, ha voluto promuovere questo nomadismo dell’anima, attribuendo alle parole della montagna significati simbolici e trascendenti, per farne occasione di riflessione.

Ambientando il Festival nel piccolo borgo medievale di Smerillo e nei Monti Sibillini, i leopardiani Monti Azzurri, ha voluto valorizzare il patrimonio sociale ed ambientale del territorio della Marca Fermana, che parla di coesione sociale, di convivialità, di identità e tradizioni popolari che costituiscono la vera ricchezza delle colline e montagne marchigiane.

Domani sera a Smerillo, a partire dalle 21,30, parola all’alpinista laziale Daniele Nardi con “In vetta al mondo”. L’alpinista laziale parlerà della sua vita, le sue imprese, l’ultima delle quali sul Nanga Parbat in invernale… ad un soffio dalla vetta!

 

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