Dhaulagiri, la Montagna Bianca

Alta 8.167 mt, è la 7^ montagna più alta della Terra. Prima ascensione nel 1960, prima femminile nel 1982 e la prima invernale nel 1985

Il Dhaulagiri, la Montagna Bianca. È alta 8.167 mt, la settima montagna più alta della Terra e la maggiore cima situata interamente in un’unica nazione (Nepal). È situato a 35 km a ovest dell’Annapurna, separato da esso dalla valle Kali Gandaki. Fu scoperto nel 1808 e venne ritenuto per circa 30 anni il monte più alto della Terra.

Conformazione

Il Dhaulagiri è un massiccio composto da 10 cime:

Dhaulagiri I8.167 m
Dhaulagiri II7.751 m
Dhaulagiri III7.715 m
Dhaulagiri IV7.661 m
Dhaulagiri V7.618 m
Churen Himal (Centrale)7.385 m
Churen Himal (Est)7.371 m
Churen Himal (Ovest)7.371 m
Dhaulagiri VI7.268 m
Putha Hiunchuli7.246 m
Gurja Himal7.193 m

Prima ascensione

La prima ascensione fu compiuta il 13 maggio 1960 da una spedizione svizzero/austriaca guidata da Max Eiselin, insieme a Kurt Diemberger, Peter Diener, Ernst Forrer, Albin Schelbert, Nyima Dorji and Nawang Dorji. Fu la prima spedizione himalayana supportata da un aereo, che però si schiantò durante l’avvicinamento. L’aereo, un Pilatus PC-6, fu successivamente abbandonato sulla montagna.

Prima ascensione femminile

La prima ascensione femminile fu compiuta da Lutgaarde Vivijs il 6 maggio 1982, facente parte di una spedizione belga, lungo la via normale.

Prima ascensione invernale

La prima ascensione invernale fu realizzata il 21 gennaio 1985 da Jerzy Kukuczka e Andrzej Czok, facenti parte di una spedizione polacca, lungo la via normale.

Altre salite

  • 1950 – Ricognizione ad opera dei Francesi, guidati da Maurice Herzog; non trovando nessuna via salibile, mutano il loro obiettivo sull’Annapurna, riuscendo nella prima salita di un Ottomila.
  • 1953-1958 – Cinque spedizioni provano senza successo a salire lungo il versante nord, chiamato anche “Pear Buttress”.
  • 1954 – James Owen Merion Roberts e lo Sherpa Ang Nyima scalano la Putha Hiunchuli.
  • 1959 – Una spedizione austriaca guidata da Fritz Moravec prova la prima salita lungo la cresta Nord-Est (che diventerà l’anno successivo la via della prima salita).
  • 1969 – Una spedizione americana, guidata da Boyd Everett, tenta la cresta Sud-Est; sette membri della spedizione, compreso Everett, muoiono nel tentativo.
  • 1970 – Seconda salita ad opera di una spedizione giapponese, guidata da Tokufu Ohta and Shoji Imanari, lungo la via della prima salita. I salitori sono Tetsuji Kawada and Lhakpa Tenzing.
  • 1973 – Una spedizione americana, guidata da James Morrissey, compie la terza salita in vetta. I salitori sono John Roskelley, Louis Reichardt, Nawang Samden.
  • 1975 – Una spedizione giapponese, guidata da Takashi Amemiya, tenta la salita del versante Sud-Ovest (conosciuto anche come “Pilastro Sud”). Sei alpinisti muoiono travolti da una valanga.
  • 1976 – Prima salita italiana del Dhaulagiri, quarta assoluta. Eseguita dalle Guide Alpine San Martino Primiero.
  • 1977 – Una spedizione internazionale, guidata da Reinhold Messner, tenta la parete Sud.
  • 1978 – Una spedizione giapponese, guidata di nuovo da Takashi Amemiya, raggiunge in primavera la vetta per il versante Sud Ovest. Cinque alpinisti giungono in vetta.
  • 1978 – Una spedizione giapponese, guidata da Seiko Tanaka, raggiunge in autunno la vetta per la difficile cresta Sud-Est. Quattro alpinisti muoiono durante la salita.
  • 1979 – Una spedizione giapponese, guidata da una donna (Michiko Takahashi), sale il Dhaulagiri II lungo la cresta Est e il Dhaulagiri V lungo la cresta Sud. Vengono messi i campi su entrambe le cime e i membri della spedizione compiono la traversata (lunga 4 km) in entrambe le direzioni lungo la cresta che le unisce (sempre oltre i 7.150 m).
  • 1981 – Una spedizione jugoslava raggiunge in stile alpino i 7.950 m dopo aver aperto una via di salita lungo il versante sud, sul lato destro, concatenandosi alla cresta Sud-Est. Dopo quattro bivacchi all’aperto ed essere stati sei giorni senza cibo, rinunciano alla salita.
  • 1981 – Il giapponese Hironobu Kamuro raggiunge in solitaria la vetta, lungo la via normale di salita.
  • 1984 – Tre membri di una spedizione cecoslovacca, J. Simon, K. Jakes, J. Stejskal, raggiungono la vetta lungo il monumentale versante est. J. Simon muore nella discesa.
  • 1993 – Una spedizione russo/inglese apre la Direttissima sul versante nord.
  • 1998 – Il 16 maggio Chantal Mauduit, famosa climber francese, muore travolta da una valanga.
  • 1999 – Lo sloveno Tomaž Humar sale l’enorme versante sud in solitaria, senza però raggiungere la vetta.
  • 2018 – L’alpinista italiano Simone La Terra muore durante una scalata.

fonte

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