Eliski, la battaglia arriva al Cuneo Montagna Festival

All’incontro, organizzato da Le Alpi del Sole e la rivista Alpidoc, parteciperanno Guide alpine, docenti, amministratori, rappresentanti di associazioni; le conclusioni affidate all’assessore Regione Piemonte Alberto Valmaggia

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Tavola rotonda dal titolo “Montagne e motori, gioie o dolori? A proposito di eliski, motoslitte, fuoristrada…” che Le Alpi del Sole e la rivista Alpidoc hanno organizzato per il prossimo lunedì 1° giugno, all’interno del programma del Cuneo Montagna Festival (appuntamento al Salone d’Onore del Comune a partire dalle ore 14,00). Tavola rotonda con la partecipazione di: Giulio Beuchod (Collegio Guide Alpine Piemonte), Denis Boudoin (Pure Ski), Roberto Colombero (Unione Montana Valle Maira),Franco Dardanello (Alpi del Sole), Antonio De Rossi (Politecnico Torino), Alberto Gianola(Università Torino), Arnaldo Giavelli (Comune Argentera), Matteo Guadagnini (avvocato),Daniele Orusa (Porta di Valle, Brossasco), Francesco Pastorelli (CIPRA Italia), Annibale Salsa (UNESCO), Nanni Villani (Alpidoc).
Modera Leonardo Bizzaro (La Repubblica), conclusioni di Alberto Valmaggia (assessore alla Montagna della Regione Piemonte).

 

Quest’inverno la pratica dell’eliski è stata al centro di polemiche lungo tutto l’arco alpino. Mount Live lo scorso aprile ha intervistato proprio l’assessore regionale Piemonte Alberto Valmaggia. A tutt’oggi in Piemonte non esiste una regolamentazione regionale dell’attività di volo alpino, e di conseguenza neanche dell’eliski. “La Giunta regionale del Piemonte – ci disse l’assessore Valmaggia – non ha presentato un progetto di legge specifico in materia; tuttavia si immagina la possibilità di riprendere in esame quanto a suo tempo già prospettato. In ogni caso si andrebbe a modificare una legge regionale in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali, e pertanto più afferente alle tematiche turistiche, gestite da un altro Assessorato.

valmaggiaNello specifico, nella passata bozza di provvedimento, si era ipotizzato di vietare l’atterraggio e il decollo di velivoli a motore in tutte la zone site a un’altitudine superiore agli 800 metri sul livello del mare, nonché il sorvolo a quote inferiori ai 500 metri dal suolo.

Un’altra delle ipotesi permetterebbe ai singoli Comuni di bloccare l’attività di eliski in caso di pericolo, nonché di prevedere il decollo e l’atterraggio dei velivoli esclusivamente in siti previsti.

È inoltre da prendere in considerazione la possibilità di limitare la pratica ai soli comuni che già ospitano impianti di risalita attivi, e comunque con l’obbligo per gli sciatori di dotarsi di appositi segnalatori elettronici di ricerca, di pale e sonda da neve ai fini di garantire un idoneo intervento in caso di soccorso”.

 

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