Exploit di Benjamin Védrines su Nord Alpi: Eiger, Cervino e Grandes Jorasses
L'alpinista francese, con il supporto di Leo Billon, in sei giorni sulle grandi Nord delle Alpi passando da una all'altra senza mezzi motorizzati ma a piedi, bici e parapendio

L’alpinista francese Benjamin Védrines, con il supporto di Léo Billon, ha completato in soli sei giorni il concatenamento delle tre grandi Nord delle Alpi. Eiger, Cervino e Grandes Jorasses. Ed è passato da una montagna all’altra senza mezzi motorizzati, con bici, sci e in parapendio (mentre Billon in auto).
L’avventura di Benjamin Védrines sulle tre grandi Nord delle Alpi
L’avventura è iniziata il 6 aprile, Védrines ha lasciato Grindelwald e ha risalito l’Eigergletscher con gli sci. I due hanno trascorso la notte alla stazione dell’Eigergletscher e il giorno seguente hanno scalato la via Heckmair in sole 4 ore e 10 minuti. Sono quindi scesi lungo la cresta sud verso la stazione dello Jungfraujoch, qui ad anttenderli c’era Quentin Degrenelle con sci e parapendio. Così Védrines è volato verso Fiesch per il ghiacciaio dell’Aletsch, e Billon e Degrenelle sono tornati a Grindelwald in treno.
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L’avventura continua. Il giorno successivo, Védrines ha raggiunto la Hörnlihütte sul Cervino da Fiesch in bici, sci e a piedi. Il 9, insieme a Billon, è salito la classica via Schmid in sole 5 ore e 40 minuti. Sono scesi alla Capanna Solvay, lungo la parete est e quindi hanno sciato fino a Zermatt; il tempo di una breve sosta e quindi Védrines ha proseguito verso Visp con sci e bici.
Il 10 aprile Védrines ha coperto 120 km in bici, poi a piedi per 1.000 metri di dislivello positivo fino a Montenvers, qui si è riunito a Billon. Hanno dormito sotto la stazione e l’11 aprile hanno scalato le Grandes Jorasses per la via Colton-McIntyre in sole 4 ore e 20 minuti. Breve pausa quindi giù a Chamonix in parapendio.
Un appunto: entrambi hanno avevano già scalato queste montagne, ma nessuno dei due per queste vie classiche.
Benjamin Védrines Un vecchio progetto sepolto in fondo alla mia mente, tirato fuori dal cassetto all’ultimo minuto. Finalmente siamo riusciti a scalare quelle tre bellissime linee che ci mancavano. Tutto a ritmo rilassato, senza pressione.Ho seguito la mia idea originale: collegare le montagne in autonomia e con le mie sole forze.
Queste salite ora mi permettono di immaginare più comodamente le sfide future che sogno.Un viaggio nella storia, attraverso le vaste Alpi. Anche attraverso la nostra amicizia, che si rafforza ad ogni vertice. I legami della cordata sono potenti, e questo progetto lo ha dimostrato ancora una volta!È stato fantastico vivere tutto questo insieme e creare una vera avventura umana. Un grazie immenso a voi.