Guida alla Via Vandelli

La Guida (Terre di Mezzo Editore) che ripercorre la grande strada carrozzabile dell'illuminismo. 7 giorni tra l'Emilia-Romagna e la Toscana

170 km a piedi da Modena e Sassuolo a Massa

 

IL LIBRO

GUIDA ALLA VIA VANDELLI
La Copertina

Il duca Francesco III d’Este sognava di collegare la sua Modena con Massa e il mare. Così ebbe inizio l’impresa di Domenico Vandelli: scavalcare Appennini e Apuane per realizzare la prima grande strada carrozzabile dell’Illuminismo.
Una storia di nobili, brillanti ingegneri, briganti e partigiani, da riscoprire in 7 giorni a piedi tra Emilia-Romagna e Toscana.
La Via Vandelli oggi è un cammino che attraversa borghi arroccati e montagne mozzafiato, fino al passo della Tambura, dove lo sguardo si apre sull’azzurro del Tirreno, meta di questo viaggio.
La guida contiene tutte le informazioni utili per mettersi in cammino: la cartografia dettagliata, le altimetrie, i dislivelli, i luoghi dove dormire, la descrizione del percorso e delle località da visitare.

 

 

 


  • AUTORE: Giulio Ferrari
  • EDITORE: TERRE DI MEZZO
  • COLLANA: Percorsi
  • ANNO: 2021
  • PAGINE: 132
  • PREZZO: € 16

 

La Via Vandelli

Dal cuore dell’Emilia al mar Tirreno, seguendo la prima grande strada di comunicazione dopo le vie romane: questa è la Via Vandelli. Sette tappe, tre palazzi ducali, una cittadina estense fortificata, innumerevoli torri, chiese, borghi e panorami vastissimi dal crinale tosco-emiliano alle Alpi Apuane: tutto questo in poco più di 170 km da Modena o di 150 da Sassuolo per 5.400 m di dislivello. Due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, tre province, Modena, Lucca e Massa-Carrara, venti Comuni attraversati: numeri che descrivono un territorio che è garanzia di varietà e bellezza.

I numeri del Cammino

Lunghezza : 172,2 km
Tappe : 7
Altitudine massima : 1620 m

Quanto è lunga la Via Vandelli?

La Via Vandelli da Modena a Massa è lunga 172 chilometri. Nella variante da Sassuolo è lunga 154 chilometri.

Quali sono le tappe della Via Vandelli?

La Via Vandelli, come percorso escursionistico, ha molte cose in comune con altri cammini italiani: attraversa borghi incantevoli che in gran parte si stanno spopolando, regala panorami spettacolari su valli e montagne, fenomeni geologici e piccole meraviglie dell’arte nascoste in palazzi e chiese. Ma presenta una caratteristica davvero unica: quella di seguire la madre di tutte le strade moderne. Sì, perché quando nel 1738 Francesco III d’Este, duca di Modena, concepisce l’idea di una via completamente lastricata che colleghi la capitale del suo ducato con il mar Tirreno, era dal tempo dei romani che un’opera del genere non veniva progettata e realizzata.

1 Modena ➔ Puianello 27,2
2 Puianello ➔ Pavullo nel Frignano 25,1
S1 Sassuolo ➔ Serramazzoni 21,3
S2 Serramazzoni ➔ Pavullo nel Frignano 12,9
3 Pavullo nel Frignano ➔ La Santona 24,9

4 La Santona ➔ San Pellegrino in Alpe 25,8
5 San Pellegrino in Alpe ➔ Poggio 25,9
6 Poggio ➔ Campaniletti 18,7
7 Campaniletti ➔ Massa 18,3
7Var Massa ➔ mare 6,3

 

Quando partire

I primi chilometri del cammino si effettuano in pianura, molto calda e afosa d’estate. Il resto del percorso è principalmente in montagna, in aree spesso raffrescate dalla presenza di boschi.
Visto che più di un quarto della Via Vandelli si sviluppa oltre i 1.000 m di quota, con due passi oltre i 1.600 m, questo
garantisce un clima mite d’estate ma al contempo soggetto a piogge e nevicate sia tardive in primavera sia precoci in autunno.
Il versante massese delle alpi Apuane tende a essere soggetto a improvvisi annuvolamenti. La costa tirrenica ha un clima piacevole quasi tutto l’anno.

Il passaporto della Via Vandelli

Anche la Via Vandelli ha un documento che accompagna l’escursionista durante il cammino, che si chiama passaporto del Viandante. Si tratta di un piccolo pieghevole che si può scaricare liberamente dal sito www.viavandelli.com e stampare in autonomia. Visto che questo foglio non dà diritto a sconti o convenzioni, è gratuito e chiaramente non è obbligatorio averlo per affrontare il cammino. Permette però di costruirsi un ricordo passo dopo passo: contiene un po’ di informazioni, una piccola mappa del percorso, le altimetrie di insieme e lo spazio per raccogliere i timbri delle ospitalità o degli uffici turistici dei paesi che si incontrano lungo la Via. Il passaporto è fatto in modo che alla fine del
viaggio si possa riaprire in formato A4 ed è già pronto per essere incorniciato come testimonianza dell’impresa compiuta. Ulteriori dettagli si trovano sul sito ufficiale e sul canale YouTube della Via

La segnaletica

Il logo è quello riportato in copertina e che si ritrova sulle piccole frecce adesive posizionate sul percorso oltre che nei contenuti multimediali in rete. Nel logo si può leggere la parola ViVa la quale, oltre a essere una splendida esclamazione, sta per le prime due lettere delle parole Via Vandelli. La scritta forma il profilo delle montagne che collegano la pianura emiliana al mare e lungo cui si stanno incamminando due escursionisti.

 

Il passo del camminatore è come il dito di un bimbo che impara a leggere e segue ogni riga: a poco a poco riconosce i segni, i suoni, poi le parole e infine il senso. Camminando s’impara un linguaggio, si legge una storia, anzi la si incontra, la si attraversa, se ne diventa parte…

Terre di mezzo

AUTORE

Giulio Ferrari Giulio Ferrari, autore della Guida alla Via Vandelli (collana Percorsi di Terre, 2021) ha prestato la sua formazione di scienziato alla riscoperta e alla promozione di questa strada.
Ricercatore, umanista, forse illuminista, da qualche anno viandante.

 

 

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