Imporre braccialetto in montagna, proposta che fa discutere

Dopo i tre morti su Majella e Gran Sasso si apre il dibattito tra addetti ai lavori e appassionati. Quella che più fa discutere arriva dal presidente dela Provincia di L’Aquila che parla della necessità di adottare misure rigorose, come formazione, accompagnamento e rilevatore satellitare

Sono stati giorni tristi in Abruzzo, dopo gli incidenti su Gran Sasso e Majella. Bilancio: tre morti. Tre escursionisti molto conosciuti nell’ambiente montanaro dell’Appennino: Matteo Martellini, 37 anni; Giampiero Brasile, 58 anni e Antonio Muscedere, 55 anni.

I tragici fatti hanno aperto un dibattito tra gli addetti ai lavori e gli appassionati. Anche via social. Più prudenza, utilizzo e conoscenza dell’equipaggiamento in montagna (piccozza, ramponi, ciaspole…) conoscenza dei rischi del percorso, valutazione del meteo.

Una delle proposte, rimbalzata sui media locali, e che sui social ha aperto un forte dibattito, è quella che arriva dal presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso (anche sindaco di Castel di Sangro) il quale afferma:

Occorre assumere la consapevolezza che il ripetersi continuo di eventi luttuosi comporta la necessità di assunzione di misure rigorose, a partire da una regolamentazione che imponga una formazione per coloro che approdano alla pratica ed un accompagnamento obbligatorio con guide patentate per i siti più pericolosi.
Andrebbe imposta la dotazione di un rilevatore satellitare in grado di arrivare automaticamente l’allerta al verificarsi di qualsiasi situazione anomala. Tale semplice strumentazione favorirebbe una tempestiva attivazione dei soccorsi ma anche il ritrovamento della persona.
La Regione potrebbe legiferare per prevenire tali eventi e per soccorrere rapidamente coloro che vengono a trovarsi in difficoltà. L’immediata segnalazione del fatto aumenterebbe di gran lunga le chance di poter trovare in vita l’interessato dal soccorso, rispetto ai normali tempi di ritrovamento. Se praticamente abbiamo l’obbligo di mettere il sensore contro la dimenticanza dei bambini dentro le auto, ritengo che un braccialetto per gli escursionisti mi pare il minimo per affrontare quella che è diventata una emergenza.

3 Commenti

  1. Cosa non si fa per farsi propaganda politica attorno… ma se lo metta lui l’anello il sig. Caruso ma magari al naso così potrebbe apparire come quella società di schiavi del sistema che con le sue proposte saremmo tutti quanti! A proposito sarei un professionista del settore… i miei clienti amano vivere l’avventura e per questo si affidano a me altrimenti lo sentirebbero come andare in parco avventura … come disse il Principe De Curtis…: “Ma mi faccia il piacere! e lo faccia pure a ase stesso e prima di parlare pratichi almeno sa di cosa parla!

  2. Fate ridere tutti Voi politici!
    Si rasenta l’assurdo e il ridicolo allo stesso tempo!
    A breve saremo schiavi a 360° di questa società del cavolo!
    La libertà è sacra!

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