Intervista a Laura Rogora: Alle Olimpiadi ce la metterò tutta

La giovanissima climber romana, Laura Rogora, è fresca di qualificazione - a Tolosa - per le Olimpiadi di Tokio. Per Laura Rogora una tappa importante per la sua carriera sportiva

Chi è

Laura Rogora, classe 2001, ha fatto parlare di sè già da tenera età. L’arrampicata le scorre nel sangue. Già dal 2015 ha iniziato a partecipare alle competizioni di Coppa Europa giovanile di arrampicata sia nella lead che nel boulder. Nel 2015, nella categoria Youth B, vince una tappa nella lead. Nel 2016, sempre nella categoria Youth B, vince due tappe nel boulder e una nella lead. Nel 2017, nella categoria Youth A, vince una tappa nella lead. Nel 2018, sempre nella categoria Youth A, vince due tappe nella lead.

I traguardi

I traguardi per Laura Rogora non tardano ad arrivare. Nel Campionato del mondo giovanile di arrampicata diviene campionessa della lead nel 2016 nella categoria Youth B e medaglia d’argento nel 2018 nella categoria Youth A.
A livello italiano ha vinto il Campionato italiano lead di arrampicata nel 2015 e del 2016 e il Campionato italiano boulder di arrampicata, sempre nel 2015 e 2016.
Il 28 febbraio 2016, a soli 14 anni, diviene la prima arrampicatrice italiana ad aver salito una via di 9a, con la ripetizione di ‘Grandi Gesti’ a Sperlonga.
Nel novembre del 2016 libera ‘Tomorrowland extension’ alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a.
Nel dicembre 2016 libera ‘Supercrack’ alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8b+/8c.
Il 21 Gennaio 2017 libera ‘La Gasparata’ alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a.
Nel 2017 sale un secondo 9a, Joe-cita a Oliana.
Nell’aprile del 2018 ha liberato la nuova via Sitting Bull alla Cueva di Collepardo, tiro gradato 8c+/9a, una linea che connette le esistenti vie Bruce Lee con Crazy Horse.
Laura Rogora nel 2019 sale un altro 9a, “Esclatamasters”, nella falesia di Perles, in Spagna.
Insomma, stiamo parlando di una delle più forti arrampicatrici al mondo.

 

Abbiamo intervistato Laura Rogora, ecco cosa ci ha detto:

Ciao Laura, rappresenterai l’Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo. Cosa hai pensato quando hai agguantato la qualificazione a Tolosa?

È stata un emozione enorme. Probabilmente la soddisfazione più grande di tutta la mia carriera. Mi sono allenata tutto l’anno inseguendo questo sogno ma sinceramente non mi aspettavo che ce l’avrei potuta fare veramente.

Parteciperai alla prima volta dell’Arrampicata ad un’Olimpiade. Cosa è cambiato per questa disciplina l’essere stata inserita ai Giochi?

Sicuramente è diventata più popolare e anche le grandi aziende hanno cominciato ad interessarsi a questo sport che fino a qualche anno fa era quasi sconosciuto.

Sei giovanissima e già tanti risultati alle spalle. Cosa ti aspetti dalle Olimpiadi? 

Non saprei proprio cosa aspettarmi. Il livello sarà altissimo. ovviamente io ce la metterò tutta per arrivare nelle migliori condizioni possibili ma penso che già essere lì con delle selezioni così difficili è un obbiettivo raggiunto.

Una domanda su di te: sei passata dalla ginnastica artistica all’arrampicata. Ci dici il passaggio e se ci sono punti in comune tra le due discipline?

Ho fatto per due anni ginnastica artistica quando ero molto piccola. A sette anni ho deciso di cambiare semplicemente perché l’Arrampicata mi divertiva di più. Sicuramente la ginnastica artistica mi ha aiutato per la mobilità e la scioltezza che sono importantissime anche in arrampicata.

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