Juan Carrito torna in libertà

Dopo il periodo trascorso nella struttura della Maiella, l'orso "confidente" verrà rilasciato in un'area idonea e relativamente lontana dai centri abitati. La sua ultima chance...

Juan Carrito oggi torna in libertà. A circa 3 settimane dalla sua cattura e dopo il periodo trascorso nella struttura di Palena gestita dal Parco Nazionale della Majella l’orso sarà oggi rilasciato in un’area idonea e relativamente lontana dai centri abitati.

Juan Carrito

L’orso M20, meglio conosciuto come Juan Carrito, fu trasferito a Palena con un intervento in emergenza, come venne definito. Gli ultimi giri per Roccaraso – alla stazione, a giocare con pastori maremmani, ecc – fecero scattare tale decisione. Fu catturato per la seconda volta. La prima fu condotto in un’area poco antropizzata del Pnalm nella speranza che andasse presto in letargo e che poi avrebbe corretto il tiro. Invece, niente da fare. Anche durante quest’inverno, nelle belle giornate, si è visto gironzolare di qua e di là per borghi, piste da sci…

 

Un’altra chance

Ora gli sarà data un’altra opportunità…

Ora, infatti, partiranno una serie di iniziative per valutare se si possano ancora eliminare o quantomeno ridurre i comportamenti problematici/confidenti e consentirne la permanenza nel suo ambiente naturale.

Parco nazionale della Maiella È dovere di tutti, istituzioni e cittadini, associazioni e organi di stampa, lavorare insieme per la sua tutela ed è con questo spirito che è stato programmato l’intervento attuale (il trasferimento a Palena, ndr), che ha visto coinvolti tutti i soggetti istituzionalmente competenti, in primis la Regione Abruzzo, e ha ricevuto il parere favorevole di ISPRA e l’autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica: l’obiettivo è proprio quello di tutelare Juan Carrito e cercare in tutti i modi di evitarne la captivazione definitiva.
Chiediamo a chi si trova a Roccaraso di seguire le indicazioni ricevute dallo staff del PNM e dai Carabinieri Forestali per agevolare le attività in corso e favorirne il buon esito, consentendo a Juan Carrito di avere un’altra grande opportunità.

 

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Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione Salviamo l’orso:

L’Appennino centrale non è, come tutti sappiamo, l’Alaska e quindi non offre vasti territori privi di insediamenti umani ma anche i nostri orsi si sono adattati a queste condizioni , almeno la stragrande maggioranza, e si spera che Carrito diventi un po’ piu elusivo e meno confidente per il suo bene e per il bene della piccola popolazione di orso bruno dell’Appennino che resta purtroppo ancora sull’orlo dell’estinzione. Ringraziamo il personale del Parco della Majella ed i Carabinieri forestali per il lavoro e l’impegno profusi, mentre aspettiamo ancora che a Roccaraso dopo tante chiacchiere e dichiarazioni “d’amore” per Carrito, si produca qualcosa di concreto in tema di gestione dei rifiuti. Noi nel nostro piccolo qualcosa abbiamo già fatto ed altro ci accingiamo a fare e vi terremo informati. Nel frattempo ci auguriamo che il nuovo trasferimento abbia successo e che Carrito si tenga lontano dall’uomo e da i guai che ne potrebbero derivare.

 

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