Kristin Harila e Tenjen “Lama” Sherpa, 14 Ottomila in 92 giorni

AGGIORNAMENTO 27/07/2023

Kristin Harila con il K2 chiude i 14 Ottomila in 3 mesi e un giorno (totale 92 giorni). Davvero una corsa contro il tempo. Il 23 luglio scorso era in vetta al Broad Peak. Aveva iniziato il 26 aprile con lo Shisha Pangma, il 18 luglio il Gasherbrum I, il 15 luglio il GII, il 26 giugno il Nanga Parbat, il 10 giugno il Manaslu, poi via via tutti gli altri. Tutte le vette effettuate insieme a Tenjen “Lama” Sherpa.
Il progetto iniziale era di salire i 14 Giganti in sei mesi, poi, viste le fortunate condizioni di questa primavera che le hanno permesso di ingranare la quinta, la norvegese si è data un nuovo tempo. Appunto 3 mesi.
Lo scorso anno non riuscì nell’impresa di abbassare il record di Nirmal Purja (189 giorni) perché la Cina le aveva vietato la salita ai suoi 2 Ottomila (Shisha Pangma e Cho Oyu). Proprio da dove è partita in questa sua nuova avventura.
Le salite sono state effettuate utilizzando ossigeno supplementare e Harila si è trovata ad un certo punto – sul Manaslu – al centro di una polemica, ovvero quella di utilizzare un elicottero per portare materiali e Sherpa in quota e velocizzare in questo modo la salita.

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Gli Ottomila di Kristin Harila

  • 27 luglio K2
  • 23 luglio Broad Peak
  • 18 luglio Gasherbrum I
  • 15 luglio Gasherbum II
  • 26 giugno Nanga Parbat
  • 10 giugno Manaslu
  • 5 giugno Annapurna
  • 29 maggio Dhaulagiri
  • 23 maggio Everest e Lhotse
  • 18 maggio Kangchenjunga
  • 13 maggio Makalu
  • 3 maggio Cho Oyu
  • 26 aprile Shisha Pangma

 

SST

AGGIORNAMENTO 06(06/2023

La norvegese Kristin Harila fa 8. Otto Ottomila, l’Annapurna. Nel tempo di un mese e pochi giorni. Ha raggiunto la vetta alle 6 del 5 giugno (ora nepalese), insieme a Tenjen Sherpa “Lama”, Pasang Nurbu Sherpa, Lakpa Temba Sherpa, Mingma Tenjing Sherpa, Pasang Sherpa e Lakpa Gyaljen Sherpa.

E, a quanto pare, la norvegese non vuol fermarsi. Pare sia pronta per trasferirsi in Pakistan, ha preso di mira il Nanga Parbat.
La sua è una corsa contro il tempo, il suo progetto è di scalare i 14 Giganti in meno di 6 mesi (lo scorso anno il progetto fallì a causa del NO del Governo cinese che non le diede il permesso di scalata di Shisha Pangma e Cho Oyu. Questi due già archiviati quest’anno. Ora Harila vuol salire i 14 Ottomila e poi risalire i i due cinesi bissando la corona degli Ottomila.

 


AGGIORNAMENTO 30/05/2023

La norvegese Kristin Harila ieri ha scalato il Dhaulagiri (8.167 mt). Settimo 8.000 del 2023. Harila era in vetta alle 6:15, insieme a Tenjen “Lama” Sherpa, Lakpa Dorchi Sherpa e Nima Wangdak Sherpa.  E sono: 7. In poco più di un mese…
Monsoni in arrivo, staremo a vedere se ne tenterà un altro…

 


AGGIORNAMENTO 23/05/2023

L’alpinista norvegese Kristin Harila ha scalato Everest e Lhotse in 8 ore. Bilancio provvisorio: 6 Ottomila in meno di un mese; Shisha Pangma, Cho Oyu, Makalu, Kangchenjunga, Everest e Lhotse.

Harila, insieme a Tenjen Lama Sherpa e Gelu Sherpa (SST), ha raggiunto la vetta dell’Everest intorno alle 3:15 e alle 11:15 era in cima al Lhotse. Ha così battuto il suo record di velocità del 2022 su Everest e Lhotse di 8,5 ore.

 


AGGIORNAMENTO 18/05/2023

L’alpinista norvegese Kristin Harila fa poker. Stamani è arrivata in vetta al Kangchenjunga, ovvero quattro Ottomila in 23 giorni.

La conferma arriva da Thaneswar Guragai, direttore generale di Seven Summit Treks. La norvegese è arrivata in vetta insieme a Tenjen (Lama) Sherpa e Gelu Sherpa di SST.

Lo score di questo mese: Shisha Pangma il 26 aprile, Cho Oyu il 3 maggio e il Makalu il 13 maggio.


La norvegese Kristin Harila procede spedita nel suo progetto di scalare i 14 Ottomila in meno di sei mesi. Pochi giorni fa, il 3 maggio esattamente, ha raggiunto la vetta del Cho Oyu (pochi giorni prima era sullo Shisha Pangma). Il Cho Oyu era il suo 14° Ottomila. Ci ha impiegato un anno e cinque giorni.

Ma Harila non si accontenta. Perché la Cina l’ha bloccata lo scorso anno (le mancavano proprio i due giganti tibetani per chiudere in meno tempo di Nirmal Purja) e ora ha deciso di chiudere il cerchio e ripartire per bissare il tutto. C’è da dire che per 8.000’ers.com (che tengono conto solo degli scalatori che raggiungono la vera cima di ogni vetta), Harila è la scalatrice più veloce. Ciò perché il nepalese ha inizialmente annunciato di averlo fatto in circa 7 mesi nel 2019, ma è stato successivamente confermato di non aver raggiunto le vette reali del Dhaulagiri e del Manaslu, che ha dovuto ripetere nel 2021.

Il progetto di Kristin Harila, infatti, non è finito. E la vetta del Makalu lo dimostra. Vuole scalare i 14 Ottomila in meno di sei mesi nel 2023. Per ora sono 3. Ora continuerà con gli altri e poi, come da lei dichiarato qualche tempo fa, tornerà sui 2 giganti cinesi per bissare i 14 Ottomila.

LEGGI ANCHE Record velocità sugli Ottomila, Kristin Harila raddoppia

 

Un Commento

  1. E quante4 bombole di ossigeno ha impiegato oltre ai km di corde fisse piazzate dagli sherpa? dovrebbe cominciare a fare qualche 8000 in stile alpino cioè senza sherpa ne corde fisse

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