Ludovico Fossali: Non andrò alle Olimpiadi per guardare

Ludovico Fossali, con oltre 4mila voti, è stato eletto dai lettori di Mount Live quale miglior atleta del 2019. In lizza 22 atleti del calibro di Ondra, Jornet, Honnold… È stato un testa a testa con Francois Cazzanelli. Terzo Danilo Callegari.

Chi è

Ludovico Fossali è nato a Vignola (Modena) il 21 maggio 1997. È detentore del record italiano nello speed di 5.783 secondi effettuato a Wujiang, in Cina durante la Coppa del Mondo 2019. Campione del Mondo nella specialità Speed ai Mondiali di arrampicata 2019 ad Hachioji, in Giappone. Si è posizionato in 9ª posizione nella specialitá Combinata. Si è qualificato ai Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo 2020. A settembre 2019 diventa Campione italiano Speed. Ha vinto una tappa della Coppa del mondo ad Edimburgo nel 2017 e una di bronzo ad Arco nel 2017, una medaglia d’argento ed una di bronzo nella tappa di Wujiang nel 2018 e nel 2019. Ha chiuso l’anno in bellezza: premiato col Collare d’Oro al merito sportivo 2019 dal Coni.

 

IL SONDAGGIO

 

Parola al vincitore

 

Complimenti, ti aspettavi di risultare il miglior atleta del 2019 concorrendo con nomi di calibro internazionale? 

La lista comprendeva  personaggi davvero  forti, e tutti loro hanno realizzato imprese eccezionali. Per me il 2019 è stato un anno clamoroso, sono davvero soddisfatto. Conquistare l’oro al mondiale e la qualificazione per le Olimpiadi in pochi giorni è stato unico e gratificante, è bello che molti se ne siano accorti.

In estate hai vinto il titolo di Campione del Mondo Speed 2019 in Giappone. 

Una vittoria frutto di anni di allenamento a 360°. Merito anche della mia squadra che continua a supportarmi e a credere in me.

Trascorre circa un mese e alzi il titolo di Campione italiano speed.

Forse è stato più difficile del mondiale. Torni a casa con il titolo più alto della tua disciplina e mai conquistato prima da un italiano; tutti vogliono batterti,  la pressione è decisamente molto più alta. Per me è stato un ottimo allenamento per capire se “riuscivo a rimanere sul pezzo” dopo aver centrato 2 obiettivi in uno. E ci sono riuscito!

Sei un arrampicatore nato. Vero che a tre anni già arrampicavi in casa su mobili, cancelli ecc? Poi come iniziato e proseguito il tutto? 

Sì, fra le tante cose mi arrampicavo in casa, ovunque, mi divertivo così. Poi i miei genitori, quando avevo 5 anni, mi portarono per la prima volta in una palestra di arrampicata sportiva. Da lì ho iniziato la mia vita da sportivo. Ho provato mille sport, ma l’arrampicata ha sempre dominato su qualsiasi altra scelta.

A fine anno il Collare d’Oro 2019 del Coni. Un anno davvero incredibile per te.

Direi proprio di sì:  il collare d’oro è stata la ciliegina sulla torta. Un anno che si è concluso nel migliore dei modi.
Mi spiace solo per l’Europeo a Edimburgo, sarebbe stato bello realizzare il  triplete.

Ora tanto lavoro in vista delle Olimpiadi.

Già! Ora che l’Italia c’è, ora che ci sono, che ci siamo, sicuramente non vado lì solo a guardare l’evento: c’è una medaglia in palio e mi sto allenando seriamente per raggiungerla.

Torniamo al sondaggio: è stato un bel testa a testa con Francois Cazzanelli: cosa vuoi dirgli e augurargli per il 2020?

Abbiamo una paio di cose che ci accomunano. La prima è  il tempo:   io cerco di batterlo sempre e lui,  con questa salita sul Manaslu, l’ha battuto di oltre 3 ore e mezza!
L’altra cosa che ci accomuna,credo, sia la voglia di divertirsi mentre lavoriamo sodo  per seguire la nostra passione e, realizzare i nostri sogni,  quindi ciò che gli augurerei per il 2020 è  nulla di più che “Continua a divertirti!”.

foto: facebook

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